INGRANDIRE v.

0.1 engrandire, engrandisco, ingrandirà , ingrandire, ingrandiri, ingrandisce, ingrandisceno, ingrandita, ingrandite, ingranditi, ingrandito,'ngrandio, 'ngranduto.

0.2 Da grande 1.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Aumentare di dimensione, divenire più grande. 1.1 Trans. [Rif. all'intelletto, allo spirito:] rendere più forte, più intenso. 1.2 Estens. Sviluppare, potenziare (un'attività economica). 2 Estens. Promuovere qno socialmente; rendere qno potente politicamente o economicamente. 2.1 [Prov.]. 2.2 Acquisire maggiore potere politico o economico; aumentare il proprio prestigio sociale, la propria fama (anche assol.). 2.3 Rendere onore a qno; magnificarne il prestigio, la virtù.

0.8 Zeno Verlato 03.07.2017.

1Aumentare di dimensione, divenire più grande.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 25, pag. 169.23: a' [[scil.: cavalli]] più provetti e vecchi si cominciano a cavare le tempie, incanutire i sopraccigli, i denti spesse volte ad ingrandire.

1.1Trans. [Rif. all'intelletto, allo spirito:] rendere più forte, più intenso.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 25, pag. 351.18: chi [è] sofferente si governa di molto savere; e cului che è non sofferente ingrandirà la stoltezza sua.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 152, Ognissanti, vol. 3, pag. 1370.25: più abbondevole e più beata pregnezza è non quella d'ingravidare il ventre, ma d'ingrandire la mente...

1.1.1Pron.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.7: Certe p(er) li cavalgi s'enalça la gloria de li principi, li coraggi de li ri s'engrandisco...

1.2Estens. Sviluppare, potenziare (un'attività economica).

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 62, pag. 302.6: «Abbo i(n)gra(n)dite le mie operationi (e) òe dificate case (e) òe piantate vingne...

2 Estens. Promuovere qno socialmente; rendere qno potente politicamente o economicamente.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 50: la pietà (et) la creme(n)tia no(n) solame(n)te li picculi (et) li me(n) savi hornano (et) ingra(n)disceno, ma etia(n)dio li grandi rei (et) li pri(n)cipi adornano...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 5, pag. 221.36: di ciò ei gentili uomini sarebbero inviliti, e' villani ingranditi...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.130, pag. 270: Si non me pòi donare - riccheza, né talento, / né darme entendemento, - né poterme engrandire, / de for de te che dare - pòime per pagamento?

2.1[Prov.].

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 414, pag. 310: Servire e ben dire / fa l'omo ingrandire.

2.2Acquisire maggiore potere politico o economico; aumentare il proprio prestigio sociale, la propria fama (anche assol.).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 39, vol. 1, pag. 109.1: E allora cominciarono ad ingrandire quelli che erano alla signoria di Francia.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 2, vol. 2, pag. 69.16: per la cruchi di Cristu divia regnari, crissxiri et ingrandiri lu nomu so Iesu Cristu supra di omni nomu...

[3] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 366, pag. 232.1: «il tale mio amico è molto ingrandito, e non mi fa più motto.

2.2.1[Rif. a un'entità statuale].

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 103, vol. 2, pag. 267.26: essendo il mondano e temporale stato della Chiesa di Roma colla forza del nostro Comune in Italia ingrandito e montato in sommo grado di signoria...

2.3Rendere onore a qno; magnificarne il prestigio, la virtù.

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 46.36, pag. 530: Adunque, se la cosa che non sente / l'ingrandisce ed onora, / quanto la dé più onorar la gente?

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 112-123, pag. 481.30: La tracotata; cioè più ingrandita che non meritava e che più si tenea che non era: tracotare è errare nel quoto... || Ma potrebbe valere anche il signif. 2.2.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 26, pag. 226.27: quisto Achilles [[...]] no è digno per suo mierito de essere laudato [[...]], lo quale quillo Homero poeta lo 'ngrandio et avantao tanto de prieyo de cavallaria...