PUTRÈDINE s.f.

0.1 putredene, putredine, putredini, putridine, putridini.

0.2 Lat. putredo, putredinem (DEI s.v. putredine).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Processo di decomposizione della materia organica. Estens. Materia corrotta, marciume. 1.1 [In contesti moraleggianti, rif. alla corruttibilità della materia mondana]. 1.2 Fig. 1.3 Estens. Fetore emanato da materia marcia (anche in contesto fig.). 1.4 Estens. Quantità di rifiuti, sudiciume. 1.5 [Med.] Materia purulenta che si forma negli organismi animali a causa di un'infezione; secrezione di una sostanza infetta (da una ferita o una pustola). Anche in contesto fig.

0.8 Zeno Verlato 10.05.2017.

1 Processo di decomposizione della materia organica. Estens. Materia corrotta, marciume.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 136.17: sì che sta como poltrone el qual non si mova e genera vermi per la putredine.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 14, vol. 1, pag. 130.9: La humiditati, quandu si corrumpi da lu caldu extraneu, naturalmenti fa putredini et vermi...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 11, pag. 162.17: per ciò che' mosconi sono generati di putredine d'acqua e di terra corrotte...

1.1 [In contesti moraleggianti, rif. alla corruttibilità della materia mondana].

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 20.29: una monaca del monasterio [[...]], la quale secondo la putredine di questa carne era molto bella...

1.2 Fig.

[1] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 38, pag. 263.33: perçò che la putredine de li vicij carnai semper corre in çu a cose vile e puçolente.

[2] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 5, pag. 47.13: Le serpe e li scorpioni che si diceno essere in de lo 'nferno, sono li rimorsi de la cosciensa mizera, li quali, generati per putredine del peccato, afriggeno con punture velenosissime l'anima...

1.3 Estens. Fetore emanato da materia marcia (anche in contesto fig.).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 364, pag. 209: Li iusti benedigi stagand in tal dolceza [[...]] / Plu no porran odir rumor ni lomenteza, / Ni odorar putredine...

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 158.36: Ma lo cuore del peccatore [[...]] è fonte di veneno et fonte di putredine, avegna ch'elli sia facto ad gittare odore.

[3] Doc. gross.>sen., 1372, pag. 79.1: con ciò sia cosa che la cictà di Grosseto sia al tucto ripiena di letame, spaçatura (e) altre i(n)mu[n]ditie, le q(ua)li dàn(n)o putredine (e) malfiato ('e) co(n)ro(n)pe l'aria...

1.4 Estens. Quantità di rifiuti, sudiciume.

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 13, par. 26, vol. 1, pag. 52.3: Degga anco [[...]] fare enquisitione dai camoriere ei quagle sonno entorno a la piaça del comuno de Peroscia de la putredene la quale se fecesse êlla dicta piaça.

1.5 [Med.] Materia purulenta che si forma negli organismi animali a causa di un'infezione; secrezione di una sostanza infetta (da una ferita o una pustola). Anche in contesto fig.

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 162, pag. 56.19: Unguento citrino [[...]] le postule e lle margini del vaiuolo ke sono nel volto sottiglano; manda via ogne putridine.

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 158.36: Ma lo cuore del peccatore non solamente non fructifica, ma elli è fonte di veneno et fonte di putredine, avegna ch'elli sia facto ad gittare odore.

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 80, col. 2.27: elli è molto di lunge da corrompimento et da putridine d'omori et da infracidamento d'umori.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 166, pag. 171.5: [[la reonda]] tuole via la putredine de le ulce(r)aciom brute e inganevole.

[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 47, pag. 426.15: [59] Il vino odorifero [[...]] mondifica il sangue dalla putredine nel chuore permanente.

[6] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 2], pag. 237.10: indela bocca della rottura del craneo si metta panno di lino [[...]], acciò che la putredine che verrà dalle p(ar)te di fuori no(n) vada alla dura madre...

[7] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 51, pag. 51.4: Quando tu vedi marça, fastidio e putredine venire e correre per le narre...

[8] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 4, pag. 6.4: la elera nigra, ad mecteri lu sucu a lu nasu, leva la putridini.

[u.r. 24.04.2020]