PUTREFATTO agg.

0.1 putrefacta, putrefacto, putrefati, putrefatte, putrefatto.

0.2 V. putrefare.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 [Rif. a un tessuto, a un fluido corporeo:] in stato avanzato di decomposizione o marcio. 1.1 [Rif. a un cadavere]. 1.2 [Rif. all'aria:] pieno di miasmi. 1.3 Estens. [Rif. a un metallo:] corrotto, degradato (per vicinanza a un materiale putrescente). 1.4 [Per errore di copia o di trad.].

0.8 Zeno Verlato 10.05.2017.

1 [Rif. a un tessuto, a un fluido corporeo:] in stato avanzato di decomposizione o marcio.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 43, pag. 223.13: Il principio de la febre dicono i medici ch'è omore putrefatto e puzzolente.

[2] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Del coito, pag. 23.26: l'astinentia dal coito putrefà lo sperma, lo qual putrefacto è assè peço che non è lo sangue mestruo...

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 202, pag. 213.37: Questa raìxe del canevo salvègo se cuoxe, e po se ne fa empiastro sovra le apostematiom calde e sovra li membri, in li quali è putrefatiom [de] humore. E mitiga quele apostematiom e ressolve li humori putrefati.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 74, pag. 193.29: se p(er) questo se no(n) sana, la vena ène putrefacta...

- [Rif. a una ferita:] infetto, marcio.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 8, pag. 132.26: quando le piaghe sono recenti e fresche, allora si sanano con più agevolezza che le vecchie già putrefatte non fanno.

1.1 [Rif. a un cadavere].

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 26.14, pag. 62: S'eo resurgesse, com fenice face, / già fora a la fornace / lo putrefatto meo vil corpo ardendo...

[2] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XV, cap. 19, pag. 682.8: E sono alcuni che dicono che poi che l'uomo è morto e putrefatto, che della sua merolla nasce una serpe". || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 [Rif. all'aria:] pieno di miasmi.

[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 1, cap. 2, vol. 1, pag. 88.4: l'aere putrefatto e corrotto corrompe gli umori...

1.3 Estens. [Rif. a un metallo:] corrotto, degradato (per vicinanza a un materiale putrescente).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, proemio, pag. 494.10: nella generazione di tutti gli altri [[metalli]] occorre solfo bianco, o rosso corrotto, o argento putrefatto in vena di terra putrida...

1.4 [Per errore di copia o di trad.]. || Prob. da intendersi come sost.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 70, pag. 186.8: se è d(e) vernu [[scil.: il cavallo]] beva la senatione et putrefactu de bre(n)na de g(ra)nu et d'acqua calda... || Cfr. Lorenzo Rusio, De cura equor., LXX: «pultem tepidam factam de furfure tritici». V. poltra.