0.1 saborra, saora, zavorra.
0.2 Lat. saburra (DELI 2 s.v. zavorra).
0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Stat. pis., 1330 (2).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
0.7 1 [Mar.] Materiali pesanti che si pongono nella stiva di una imbarcazione per stabilizzarne l'assetto. 1.1 Estens. [Rif. a merce di poco valore]. 1.2 Fig. Persona o gruppo di persone che hanno poco valore.
0.8 Ester Borsato 19.04.2018.
1 [Mar.] Materiali pesanti che si pongono nella stiva di una imbarcazione per stabilizzarne l'assetto.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.38, pag. 623: Perzò che pu segura corra, / no la menai senza saora, / o senza cosa de tar pondo / chi tengna pu segur lo fondo.
[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 126, pag. 565.11: Et che sia tenuto et possa comandare ad tutti quelli che vegnono con legno in Porto, che non gittino zavorra in Porto...
- [In contesto fig.].
[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.248, pag. 632: La saora è desprexiarse, / vir e basso repurtarse; / se de questa assai averemo, / pu segur navegeremo.
1.1Estens. [Rif. a merce di poco valore].
[1] F Lett. comm., 1380-1407 (tosc./sett.), 27.08.1399: La roba che v'è dentro ène chome per zavorra però che chostò pocho, coè in tutto f. 50, siatene avisati. || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 513.
1.2 Fig. Persona o gruppo di persone che hanno poco valore.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.142, vol. 1, pag. 433: Così vid' io la settima zavorra / mutare e trasmutare; e qui mi scusi / la novità se fior la penna abborra.