SOGGIOGAZIONE s.f.

0.1 soggiogazione, sogiogazione, soiugazione, sugigacion.

0.2 Lat. tardo subiugatio, subiugationem.

0.3 Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311: 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311.

0.5 Locuz. e fras. mettere in soggiogazione 1.1; recare a soggiogazione 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Lo stesso che soggiogamento. 1.1 Locuz. verb. Mettere in soggiogazione, recare a soggiogazione (di qno): tenere soggetto al proprio dominio, lo stesso che soggiogare.

0.8 Sara Ravani 09.05.2019.

1 Lo stesso che soggiogamento.

[1] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 6, pag. 145.14: Perseguendo e continuando tempo a tempo dopo la caduta di Catellina, e sogiogazione di Fiesole, avanti, e poco però, a quel tempo che tutto il Cielo (cioè Idio), che per li Cieli (che sono suoi ministri) volle riducere il mondo a suo modo sereno...

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 6, 43-54, pag. 185.2: unde tutti li lassò andare, messoli sotto 'l giugo, cioè sotto le forche di tre aste fatte, onde passavano ad uno ad uno in segno di soiugazione e di servitù.

1.1Locuz. verb. Mettere in soggiogazione, recare a soggiogazione (di qno): tenere soggetto al proprio dominio, lo stesso che soggiogare.

[1] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.79, pag. 754: Guarnia è de streiti passi, / e de provo e de loitam / de montagne forti xassi / per no venir in otrui man: / ché nixum prince ni baron / unca poè quela citae / meter in sugigacion, / ni trar de soa franchitae.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 2, pag. 378.6: Onde lo Re vedendosi tal compagnio, che Maniscalco lo chiamava, propensossi a quella città mandare a oste per seguire suo animo e intendimento, disiderando avere di quella e recarla a sua soggiogazione.