0.1 sopraggrandi, sopragrandi, sovragrande; f: sovraggrande.
0.2 Da grande 1.
0.3 Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.); Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Superl. di grande:] grandissimo. 2 [Dir.] Di condizione sociale molto elevata, superiore a quella dei grandi (rif. alle norme in uso a Firenze, che impedivano ai magnati di ricoprire cariche pubbliche).
0.8 Sara Ravani 09.05.2019.
1 [Superl. di grande:] grandissimo.
[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 12.12, pag. 235: e, se vol di grandezza esta di fore, / più de l'enterïore, / ché nulla di poder è podestate, / nulla de degnitate, / ver' che di bonitate / è sovragrande e d'onor tutto orrata.
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 65, vol. 1, pag. 790.26: verificandosi quello detto del filosafo il quale disse che lle sopragrandi cose reggere no· ssi possono, e quelle che reggere no· ssi possono, lungamente durare no· possono.
[3] F S. Greg. Magno volg., XIV (tosc.): Veduta la stella si riempirono di sovraggrande allegrezza, ed entrati nella casa trovarono il bambino con Maria sua madre... || Barchi, Omelie di s. Greg., vol. I, p. 146.
2 [Dir.] Di condizione sociale molto elevata, superiore a quella dei grandi (rif. alle norme in uso a Firenze, che impedivano ai magnati di ricoprire cariche pubbliche).
[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 912, pag. 402.23: Questa fu pessima legge, che molti erano stati fatti grandi e sopraggrandi per gravi delitti di malificio e d'uccisioni ed assasinagione, o di molti altri mali...