LUSINGHIERO agg./s.m.

0.1 lausenger, lausengeri, losenger, losengeri, losengheri, losenghiera, losenghieri, losengiere, losenguer, losienghero, losinghieri, losingieri, loxenguer, lusenger, lusengeri, lusengheri, lusenghier, lusenghieri, lusenghiero, lusengiera, lusenguer, lusinger, lusinghier, lusinghiera, lusinghiere, lusinghieri, lusinghiero, lusingueri, luxenger, luxenguer, luzighieri, luzinghieri.

0.2 Da lausengier.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2 [5].

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. sen., XIII u.v.; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Che cerca la fiducia o il favore di qno mediante atteggiamenti, parole o gesti che simulano affetto o stima, in partic. per sedurlo o conseguire un risultato. 2 Che si profonde in lodi false e servili, lo stesso che adulatore. 2.1 Abile nel parlare. 3 Che reca piacere all'animo o ai sensi, lo stesso che dilettevole. 4 Che accondiscende facilmente a qsa.

0.8 Laura Ingallinella 23.07.2015.

1 Che cerca la fiducia o il favore di qno mediante atteggiamenti, parole o gesti che simulano affetto o stima, in partic. per sedurlo o conseguire un risultato.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 289.1: Elli si dice che llo lusinghiero desiderio carnale corruppe i salvatichi e crudi animi...

[2] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 58, pag. 83.15: En che maynera se de' amaistrar li fenti quanto al vedher et a lo aldhir. Perciò k' el fante scomenza per tempo sentir delecto e per la fantija lizermente sevirave delectacion, le qual lo traerave a rie operacion, fa mester molto vardarlo da oldir rie cose e viciose e carnal e losengiere, kè tute queste cose rende lo cor van...

[3] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 141, pag. 105: Femena lusengiera inganatrise / mai no t'ama sì com'ella disse...

- Sost.

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 5.4, pag. 96: Non sottometta il collo a' lusinghieri / Iscellerati vizi, nè col freno / Di libidine guidi i suoi voleri.

2 Che si profonde in lodi false e servili, lo stesso che adulatore.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 25, pag. 167.12: Et Salamone disse: «L'uomo ke cu(m) parole coperte (e) lusinghiere favella al'amico suo spande la rete ali suoi piedi».

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 15, vol. 3, pag. 271.17: L'uomo che ha lingua lusinghiera, non sarà amato sopra la terra.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 140.94, pag. 576: Guardate in anti e inderé / da li omi tropo lusenger / chi con la doze lengua soa / soren ferir dever' la coa.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 45, pag. 95.17: Il nemico lusinghiere viene a me in simiglianza d'amico.

- Sost.

[5] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 245.20: et così, sì che ad questi cotali lusinghieri adconsentano coloro che sono lusinghieri, e si dilettano de· lusingare.

[6] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 148.6: Molto è meglio d'aliquanti averli a iscoperti nemici, che averli ad amici, perché si mostran dolci, ciò son li lusinghieri.

[7] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 18: Et in quelli medesimi te(m)pi è da guardare che a paraule di luzinghieri no(n) diamo li orecchi né a loro no(n) ci lassiamo luzi(n)gare, in dela qual cosa leggieri è a essere inga(n)nato...

[8] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 29, pag. 79.1: E debbono ei re e i prenzi ischifare d'essere vantatori, che con più ànno lusinghieri e con più possono vantarsi di gran cose, di tanto debbono ellino più cessare di non vantarsi.

[9] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 3.38, pag. 201: e com' no li ha misteri / om ch'en altrui o 'n sé voglia ragione, / ma chi è lausengeri / e sfacciato parlieri / li ha loco assai, e quello / che mostrar se sa bello / ed è maestro malvagio e volpone.

[10] Poes. an. ven.or., XIII sm., 22, pag. 304: Quili ke l'amore fai smarire, / mandagle tristança / e grameça e dolor; / a colpo de trono li fai murir, / li false lusinger / e mal parler traditor...

[11] Lett. sen., XIII u.v., pag. 49.39: Bugiadri, maldicenti, lusenghieri, rapportatori, infamatori, al tutto son simiglanti a' demoni...

2.1 Abile nel parlare.

[1] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 4, pag. 146.26: E [[l'achites]] fa-lo devenire grande e losienghero e biello parliere.

3 Che reca piacere all'animo o ai sensi, lo stesso che dilettevole.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 322.12: Il canto è cosa lusinghiera: imparino a cantare le giovani; la boce fue a molte giovani piacevole in luogo del viso.

4 Che accondiscende facilmente a qsa.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 91.32: Commu pensarimu nuy que quistu Salinaturi sia statu homu di forti et di consilyatu ingeniu, lu quali non potti essiri menatu nì per essiri condannatu de trista condannaciuni per illu, nì per grandiza di hunuri a chò que issu se mustrassi humili et lusengheri in adminstrari la cosa publica...