0.1 empugna, impugna, impugnan, impugnando, impugnandoli, impugnano, impugnare, impugnasse, impugnata, impugnate, impugnati, impugnatu, impugnava, impugnavano, impugnavanu, impugni, impugnò, impungnato, inpugna, inpugnati, inpungnare, inpungnate, inpungnerò, 'mpugna, 'mpugnano, 'mpugnare, 'mpugnava, 'mpugni.
0.2 Lat. impugnare (DELI 2 s.v. impugnare 2).
0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).
In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Andare contro con ostilità per attaccare o contrastare; combattere, scontrarsi (anche in contesto fig.). 1.1 Fig. Essere contrario; avversare qno, confutare la validità o la verità di qsa.
0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.
1 Andare contro con ostilità per attaccare o contrastare; combattere, scontrarsi (anche in contesto fig.).
[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 3, pag. 464.20: questo vapore per lo suo contrario impungnato si conmuove e quivi s'ingenera vento.
[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 188.23: chè quanto è di questa setta de' Nazareni, noi pure udiamo e sappiamo che da ogni lato, e da ogni gente è impugnata e perseguitata.
[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 12, pag. 214.16: andato avanti, Marcello il giunse in luoghi piani e aperti; e lui ponente il campo, impugnando da ogni parte gli afforzatori di quello, dal lavorio gli stoglieva. || Cfr. Liv., XXVII, 12, 10: «pugnando undique».
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 55, vol. 1, pag. 554.24: [[i rettori d'Arezzo]] per loro medesimi sostennono la libertà di quello Comune, essendo forte impugnati da' Tarlati, Pazzi e Ubertini loro rubelli ch'erano collo 'mperadore.
1.1 Fig. Essere contrario; avversare qno, confutare la validità o la verità di qsa.
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 25, pag. 48.5: Contenzione è quando l'uomo contende e impugna la verità e credelasi vincere o per grida o per sottigliezza di parole; e questa è vanagloria.
[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 7.128, pag. 87: Si lengua angeloro, / che sta en quel gran coro, / parlanno de tal fòro, / parlara scelenguato: / ergo, co' non vergugni? / Nel tuo laudar lo 'mpugni, / lo suo laudar non iugni, / 'nante l'hai blasfemato».
[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 200.3: Per quel medesmo tempo la parse la resia deli Acefali, impugnando el concilio de Calcedonia.
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 28.86, vol. 2, pag. 486: «L'acqua», diss' io, «e 'l suon de la foresta / impugnan dentro a me novella fede / di cosa ch'io udi' contraria a questa».
[5] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 8, cap. 1, pag. 538.5: a coloro che manifestamente erano colpevoli, quando il coloro splendore più manifestamente l'impugnò, sì giovò loro. || Cfr. Val. Max., VIII, 1, absol. 11: «dum eos acrius inpugnat».
[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 3, vol. 2, pag. 155.15: stando in peccato mortale, usano, e trattano gli ecclesiastici Sacramenti, e impugnano Dio, e la Chiesa con le arme sue medesime...
[7] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 165.5: La mente delli amadori è con arte senza numero impugnata, sì come la pietra percossa d'ogni parte dall'acque del mare.
[8] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), Prologo, pag. 33, col. 2.25: Nell'ultima parte diremo, e disputeremo contra alquanti che poco sanno, i quali impugnano questa altissima sapienza e dicono che mai non si muove e lieva l'affetto amoroso...
[9] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 104, pag. 210.9: perché la penitenzia è buona a macerare il corpo quando vuole impugnare contra lo spirito.
[10] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 46-60, pag. 367.26: duro a li eretici et a li infideli, impugnandoli colli argomenti e colle ragioni della santa Teologia.
- Sost.
[11] Via della salute, a. 1375 (fior.), pag. 263.9: come sentono alcuno dispiacere dello loro corpo e lo 'mpugnare delle demonia e della carne, si raffreddano e intepidiscono e non seguono il bene.
1.1.1[Dir.] [Con rif. a un istituto giuridico-normativo, anche pron.].
[1] Stat. mess. (?), 1320, pag. 24.11: Pruvistu et determinatu esti pir la Curti di lu signuri Re, cum deliberaciuni diligenti et cunsiglu, ki da lu primu iornu di sictembru di la quarta Indiciuni in anti si inpugna in tucta Sichilia [[...]] unu dirictu lu quali si [dichi] cassia pir la guerra.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 7, vol. 2, pag. 137.10: et issu Gayu Tertiu usau di lu animu di lu patri di la patria commu Tectiu avia impugnatu lu nomu paternu a lu so filyu con summa iniquitati in la sua rasuni propria. || Cfr. Val. Max., VII, 7, 3: «summa cum iniquitate paternum nomen abrogaverat».
[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 13, pag. 634.20: non possa cotale sentencia fire anullata, nì fire declarato nulla o per pretexto de pretericione, d'appellatione o de querela non possa per alcuno modo fire retractato, impugnato o infrincto, nì possa l'excusatione de quella per alcun modo fire impedita.