INCONVENIENTE agg./s.m.

0.1 enconveniente, inchonvenienti, inconvegnente, inconvenïente, inconveniente, inconvenienti, incovenienti, 'nconveninente.

0.2 Lat. inconveniens, inconvenientem (DELI 2 s.v. inconveniente).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Stat. pis., 1321; Lett. volt., 1348-53; Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. Montecassino, XIV (luc.).

In testi sic.: Stat. palerm., 1343.

0.7 1 Che va contro l'opportunità e l'adeguatezza; inappropriato, inadatto. 1.1 Fig. Che va contro la logica o la sensatezza; incoerente o irragionevole. 2 Sost. Ciò che causa dispiacere o che offende; ciò che si pone come ostacolo; danno.

0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.

1 Che va contro l'opportunità e l'adeguatezza; inappropriato, inadatto.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 127, pag. 324.31: Anco noi misuratori iuriamo a le sancte Dio evangelia, intra noi non garire u gridare, nè paraule alcune inconvegnente intra noi in alcuno modo dire.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 33, pag. 447.39: E forsi che no è inconveniente a meseare cum queste cose un puocho de spiga o un puocho de malabatro a romatiçare el so savore.

[3] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 106.9: Et no(n) iu(n)ga uno fratre a lu altro i(n)nelle hore i(ncon)veniente.

1.1 Fig. Che va contro la logica o la sensatezza; incoerente o irragionevole.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 63.22: E poniamo che uno ree de longhe parti lo debia venire ad abetare: vediamo quale gente per rascione debia èssare mandata in prima da lo ree en questo regno ad abetare. E s'elli manda en prima li cavalieri sarea inconveniente, ché non li trovaréno case né vivanda da poterli stare...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 11, pag. 329.4: Ché non è inconveniente, una cosa, secondo diversi rispetti, essere perfetta e imperfetta.

[3] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1114.32: inconveniente cosa sarebbe a concedere che più di valore avesse ne' piccioli fanciulli l'usanza che 'l senno negli attempati.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 67, pag. 360.2: E perciò non pare inconveniente l'autore aver domandata l'anima dannata, come altra volta è stato detto, delle cose future, né essa averne risposto, come coloro, che il dubbio moveano, volevan mostrare.

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 176.18: Questa ène la rascione naturale la quale adduce lo filosofo. Dunqua non fu inconveniente se quello imperatore vidde in suonno l'arco de Attila rotto; ché per la morte de Attila l'airo mutao nello emisperio de parte in parte l'airo senza contradizzione...

1.1.1Sost.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 5, pag. 58.20: E sareace un altro inconveniente, ché so' sette planeti, sì che li sei avareano ciascheduno uno segno, e lo settimo sarea ocioso, e non avarea parte né loco e·llo cielo...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 14, pag. 351.3: E però rispondo così: che di ciò che dicono seguitano quattro grandissimi inconvenienti, sì che buona ragione essere non può. L'uno si è che quanto la natura umana fosse migliore tanto; sarebbe più malagevole e più tarda [la] generazione di gentilezza; - che è massimo inconveniente, con ciò sia cosa che quanto la cosa è migliore, tanto è più cagione di bene; e nobilitade intra li beni sia commemorata -.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 2, 73-84, pag. 49, col. 1.7: Qui, desputando, l'Autore vole mostrare che quella rarità no è in lo corpo lunare, provando per lo consequente nello eclipsi, inconveniente che se siguirave sí com'è ditto de sovra.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 34, pag. 586.16: che se quello grave corpo trapassase quello centro verso l'emisperio opposito a noi, seguirebbe questo inconveniente, e da non dire; che nel cielo, nel quale è perfettissimo ordine e ordinata aguaglianza, fosse disordinata aguaglianza.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 7, vol. 1, pag. 23.20: Et null'autra cosa esti maiuri inconvenienti, ki pensari ki Deu non possa cuntentari ad unu so bon sirvituri...

2 Sost. Ciò che causa dispiacere o che offende; ciò che si pone come ostacolo; danno.

[1] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.16: Ancora urdinamu e firmamu, vulendu sicutari la doctrina e lu insingnamentu di li Sancti cuntra lu piccatu di la ingratitudini, lu quali è unu ventu caldu ki dissica la funtana di la pietati e di la gracia; et a vitari multi inconvenientie danni ki purrianu intraviniri in la nostra casa...

[2] Lett. volt., 1348-53, pag. 200.24: potrebbe essere possibile el non avere effecto, di che poi ne seguiterebbe disnore a voi e a noi, e altri inconvenienti ne potrebbeno seguire...

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 5, pag. 27.2: L'altro inconveniente si è, che quanto l'uomo più indugia la penitenzia, più pecca...

[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 120.31: E questo si mostra in molte parti de la scritura, chome el richo senpre à voluto soperchiare el povaro. E per tòrre via questi inchonvenienti e' signori Nove, chom'è detto, mandoro per molti venerabili dottori...

[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 13, par. 32, pag. 262.19: Ché così a' ppiù poveri di ffatti abbiendo bisongnio d'aiuto insiememente ne puote aiutare, chi per aventura innanzi la rendita avenire della cosa per difalta potrebbe incorrere malatia o morte o violenza o llaroncino o altro inconveniente.

[6] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 202.4, pag. 359: Perché la pasqua de' Giuder dovea / essere 'l sabbato a quel dì seguente, / pe' principi a Pilato si dicea / per levar vi' ogni inconvenïente...

[7] Doc. gross.>sen., 1372, pag. 81.1: Anco, co(n) ciò sia cosa che la decta i(n)mu(n)ditia, come detto è, dàn(n)o molta putredine (e) se no(n) si leviasse i(n) breve te(n)po anco più molto crescierebbe la infermità, co(n)siderando el caldo che ne verrebbe, acciò che subito si lievi il detto i(n)co(n)veniente...

[8] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 64, pag. 271.21: Credo che per la puzza delle mie iniquità sieno venuti molti defetti e grandi inconvenienti e discordie.