INCONVENIENZA s.f.

0.1 enconvenïença, inconvenenze, inconveniencie, inconvenientia, inconvenientie, inconvenienza, inconvenienze, inconvenienzia, inconvenienzie, incovenienze.

0.2 Da inconveniente (DELI 2 s.v. inconveniente).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Stat. sen., 1343 (2).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Doc. ven., 1361 (05).

0.7 1 Ciò che va contro la sensatezza e la ragione. 2 Ciò che causa dispiacere o che nuoce; danno.

0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.

1 Ciò che va contro la sensatezza e la ragione.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 4, pag. 14.28: E poniamo che altro uomo, o angelo avesse potuto satisfare, e ricomperare l'uomo; si ne seguitava questa inconvenienza, che l'uomo sarebbe rimaso servo di quello uomo, o di quello angelo che l'avesse ricomperato, e sarebbe servo d'altri, che di Dio...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, proemio, pag. 385.38: S'io non sarò virtuoso, la prescienzia di Dio non sarà vera; questo sarebbe assurdo a dire [[...]] [se] necessità mi fa virtuoso, nulla vale il libero arbitrio. Di che si seguirebbe grande inconvenienzia, se libero arbitrio non fosse: in prima dalla parte della justizia di Dio, la quale punirebbe e meriterebbe non giustamente...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 93, pag. 39.21: purgate certe inconvenenze del numero de' poeti, restare i versi de' poeti non come cibo di dimonio, ma come angelico potersi da' fedeli cristiani usare.

2 Ciò che causa dispiacere o che nuoce; danno.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 20, pag. 231.14: E se le bestie so' messe e·lo prato più e magiuri che non li se convene, recevene inconvenienza le bestie e 'l prato...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 58-72, pag. 726, col. 2.6: Qui ad adornar so Poema, dixe Beatrixe cum l'A. se de' acorger, per quello ch'è dicto, cum disubidença genera tal desordene, cum quella inconvenienzia che se segue a la cuna, çoè a la Chesia.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 136.9, pag. 100: Amore è uno accidente che façe / en süo simil ultra modo affecto; [...] Non di vertù, ma di enconvenïença / à posança, che procede da Marte...

[4] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 260.27: Ancho a schifare et cessare la gravosa inconvenientia, la quale si può diciare a' senesi peggiore che el presto a usura...

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 20, pag. 581.14: noi adunque, volendo provedere a cusì facte inconvenientie et altereççe, in quanto a noi sia possibile, per quella medesma auctorità statuimo et ordennamo che nessuno, de che condicione el se sia, alcuni beni mobili o immobili o peccunie [[...]] possa tore, per sé o per altri...

[6] Doc. ven., 1361 (05), pag. 114.29: Et in lo nostro statuto se contiene che alguno Raguseo non possa clamar lo altro Raguseo fora de Ragusi, lo qual statuto fo fatto per molte inconvenienze che seguiva et per schivar molti mali chi nasceva dintro li cittadini.