0.1 emfamato, enfamante, enfamare, enfamasse, enfamato, enfame, enfamerà , 'famaro, infama, infamado, infamando, infamandola, infamandolo, infamandu, infamandulu, infamano, infamanti, infamar, infamarà , infamare, infamari, infamarla, infamarli, infamarlo, infamârlo, infamaro, infamarono, infamasi, infamasse, infamassiru, infamata, infamate, infamati, infamato, infamatone, infamatu, infamau, infamava, infamavano, infamavansi, infamerannovi, infamerebbero, infami, infamiarve, infamiato, infammati, infamò, infamòe, infamolla, infamonne, infiamato, 'nfama, 'nfamante, 'nfamargli, 'nfamata, 'nfami, 'nfamorno.
0.2 Lat. infamare (DELI 2 s.v. infame).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV pm.
In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344.
0.7 1 Dire pubblicamente qsa di negativo (e gen. di falso) sul conto di qno o di qsa, accusare.
0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.
1 Dire pubblicamente qsa di negativo (e gen. di falso) sul conto di qno o di qsa.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 14, pag. 233.1: e 'l male che dicono di te reputa che sia tua gloria; et gran [d]emenzia è del vecchio, se elli à paura d'essere infamato dagli infanti; et nonn è più stolta cosa di cului, che teme parole.
[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 488, pag. 42, col. 1: Quando Maria, sponsa de Joseph, / Gravida fo de Jesu Naçareth, / Ela comença ad ingrossare / Et Josepo forte a dubitare. / El era iusto homo e liale, / Mo ça no la voleva infamare. / Sí ge vene in so talent, / Da le' partise inascosament.
[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: gra(n)de mactessa è temere d'essere male infamato dali mali infamati, et neuna cosa è pió stolta delo h(om)o che teme paraule del'h(om)o che minaccia.
[4] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 12, pag. 29.5: elle si recherebbero questi fatti fortemente a gravezza, e sceverrebbersi da te, e partirebberti da' buoni; e quando fossero sceverate ti infamerebbero, e farebberti gran vitiperio, e non avresti mai onore.
[5] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 10 parr. 1-3, pag. 39.1: E per questa cagione, cioè di questa soverchievole voce che parea che m'infamasse viziosamente, quella gentilissima, la quale fue distruggitrice di tutti li vizi e regina de le virtudi, passando per alcuna parte, mi negò lo suo dolcissimo salutare, ne lo quale stava tutta la mia beatitudine.
[6] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 3, pag. 148.4: 'l'ira inpedisce l'a(n)i(m)o acciò ke non possa conosciare la verità'; ke per l'ira infamarà colui a cui porta ira de falso: esconne falsi testimonii, periurii (et) rixe...
[7] Poes. an. urbin., XIII, 25.74, pag. 597: dect'aio le mençongne co lo speriuramento, / e le detractïoni per altrüi infamare.
[8] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.54, pag. 141: Lucifero novello a sedere en papato, / lengua de blasfemìa che 'l mondo hai venenato, / che non se trova spezia bruttura de peccato, / là 've tu si' enfamato, vergogna è a proferire.
[9] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 31, pag. 40.11: E poi fu Cesare infamato che dovea essere de' coniurati, et apposelili Lucio Vestio dinanzi ad uno questore che avea nome Novisnero.
[10] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 20, pag. 146.23: Elli in prima l'amava; poi volle lo suo peccato imponere ad lei et infamolla, come ella l'avea facto peccare. Et in questo elli accusava se medesmo, però che ad lui non noceva...
[11] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 441, pag. 576: Vino nuovo lu populo musto per nome clama; / alcuni homini trovase che lo desia et ama, / ma li discreti e savii cascuno si lo infama / e dice ca lo fecato de fluxu lo contama...
[12] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 22, cap. 3 rubr., pag. 353.19: Che i peccati di pochi non debbono infamare la congregazione.
[13] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 37.37: li nomi di tutti li uomini e' quali d'eresia saranno infamati, o vero exbanditi, in IIII libri d'uno tenore fare scrivere...
[14] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 202.22: ma allora fue ingannato per falso agurio: e Coate che portava l'arme di Fineo: e morio Agirtes, infamato per lo morto padre. || Cfr. Ov., Met., V, 148: «caeso genitore infamis Agyrtes».
[15] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 5, pag. 667.28: alcune [[scil. parole]] di giurare e di spergiurare, alcune da infamare altrui, alcune da detrarre altrui e di seminare discordie e di scoprire gli altri difetti.
[16] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 3, vol. 1, pag. 120.26: Ancura pluy que unu vassallu di Jeronimu, in qui issu se fundava la segnuria quasi tutta di Jeronimu commu in unu cardenali, issu Theodoru, infamandulu falsamenti, levauli da lu latu unu fidili guardianu ...
[17] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 23, par. 1, vol. 2, pag. 60.28: statuimo e ordenamo ke s'alcuno farà falsa overo calunpniosa acusa d'alcuno overo alcune, overo enquisitione porgerà, overo alcuno denuntierà, overo falsamente e contra vertà alcuno d'alcuno malefitio enfamerà overo enfamasse, degga patere e sostenere e pagare quilla pena...
[18] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 25.5: urdinamu e senza null'altra glosa firmamu [[...]] ki qualuncata pirsuna di la nostra casa [[...]] sparlassi oy murmurassi cuntra lu statu di la sanctissima religioni di lu nostru patri miser sanctu Franchiscu, oy cuntra di nullu frati ki in la dicta religioni servissi, affirmandu oy nigandu, infamandu oy diffamandu...
[19] Stat. catan., c. 1344, cap. 5 rubr., pag. 32.19: Di killi ki infamassiru ad altrui e fachissiru alcunu disonestu excessu.
[20] Stat. lucch., XIV pm., pag. 74.29: Et se due o più frati saranno et l'uno di loro malvagiamente vivendo male adoperrà, l'altro frate no -l debbia infamare né al populo né al priore, ma imprima per sé medesmo lo correggha, et se elli non si vorrà correggiere abbia seco altri due overo tre ad castigharlo.
[21] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, prol., pag. 61.14: La segonda si è la via del serpente sovra terra, per la qual se intende li falsi e rei e invidiosi, che porta venini in boca, ocultamente infamando e detraçando ad altrui, sì como serpenti venenosi.
[22] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 9, pag. 123.16: un preve, retor d'una çexia lì presso, chi avea nome Florencio, percuso e stimulao da la malicia de l'antigo aversario, ço da la invidia, començà a detrar san Beneto e depravà' ogni so faito, e qua[n]to poea detraea li omi da la sua visitacium. Ma pur vegando che no lo poea tanto infamar, che la sua fama pur no cresese...
[23] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 221.12: La cascione de tanta severitate fu ca questi doi senatori vivevano como tiranni. Ià erano infamati, ché grano mannavano per mare fòra de Roma.