INFANDO agg.

0.1 infando.

0.2 Lat. infandus.

0.3 Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Forma ricostruita dall'editore. L'ed. Lippi Bigazzi presente nel Corpus DiVo ha «infiammato d'infinito amore»; cfr. Valerio Massimo (red. V1, ed. Lippi Bigazzi), a. 1336 (fior.), L. V, cap. 7 strani, c. 38v.

0.7 1 Che non si può esprimere perché turpe e esecrabile.

0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.

1 Che non si può esprimere perché turpe e esecrabile.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 7, pag. 389.22: Ma acciò che noi vegnamo a cose più gioconde per lo conoscimento di esse, Antioco figliuolo di Seleuco re, infiammato di infando amore della sua matrigna Stratonica... || Cfr. Val. Max., V, 7, ext. 1: «infinito amore correptus».