0.1 engombra, engonberò, imgombrate, incomorate, inghonbra, ingoborava, ingomberato, ingomberava, ingomborovi, ingombra, ingombrà , ingombrado, ingombralo, ingombrare, ingombrassero, ingombrata, ingombrate, ingombrati, ingombrato, ingombrava, ingonbrata, ingonbrati, ingonbrò, 'ngombra, 'ngombrato, 'ngrombate.
0.2 Fr. ant. encombrer (DELI 2 s.v. ingombrare).
0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Lucidario lucch., XIII/XIV; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).
0.6 N Nella forma ingunborare il v. è att. già in un doc. lat. di Pisa del 1074: cfr. GDT p. 360.
0.7 1 Occupare uno spazio in modo da creare una chiusura o un impedimento, ostruire; riempire o coprire completamente qsa. 1.1 Fig. Pervadere o riempire in modo da sconvolgere, nuocere o compromettere l'integrità. 1.2 Fig. Dare fastidio, importunare.
0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.
1 Occupare uno spazio in modo da creare una chiusura o un impedimento, ostruire; riempire o coprire completamente qsa.
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 159.26: E sapiate che l'ollio che n'è fatto è molto chaldo, e ingienera mali omori, e inghonbra il petto...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 32.63, vol. 1, pag. 551: non questi che m'ingombra / col capo sì, ch'i' non veggio oltre più...
[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 52-66, pag. 754, col. 1.24: Qui fa la III comparazione del sovra ditto peccado di ditti Conti a quello lo qual gli era sí presso e stretto, ch'ello l'ingoborava o ver impazava, che non possea drizar la testa e la faza.
[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 14.14, pag. 69: Correndo sen portavan caricate / le some, e con iscrigni e piene ceste / si ritornavan quivi molte fiate. / Ver è che ben ch'avesser lunghe veste / non gli ingombrava però, ma parea / che più che gli altri avesser le man preste.
[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 38.6, pag. 55: né altro impedimento, ond'io mi lagni, / qualunque più l'umana vista ingombra, / quanto d'un vel che due begli occhi adombra...
[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 50.21, pag. 67: l'avaro zappador l'arme riprende, / et con parole et con alpestri note / ogni gravezza del suo petto sgombra; / et poi la mensa ingombra / di povere vivande...
1.1 Fig. Pervadere o riempire in modo da sconvolgere, nuocere o compromettere l'integrità.
[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 13 parr. 1-7, pag. 53.1: mi cominciaro molti e diversi pensamenti a combattere e a tentare, ciascuno quasi indefensibilemente; tra li quali pensamenti quattro mi parea che ingombrassero più lo riposo de la vita.
[2] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 6, pag. 493.20: In constume aveva questa abbadessa di comunicarsi ogne semmana; ma ora l'aveva dimenticato per lo Nemico unde ella era ingombrata...
[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 219.21: Karlo, fyo menore de questo Lovixe, in presencia del pare e deli barroni fo ingombrado del demonio...
[4] Lucidario lucch., XIII/XIV, L. 1, quaest.5 98-101, pag. 46.6: Disse lo maestro: in quello solo peccato sì feceli vi criminali peccati unde elli [[scil. Adamo]] ingomborovi in seme tucti quelli che di lui deviano nascere.
[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 2.46, vol. 1, pag. 26: S'i' ho ben la parola tua intesa», / rispuose del magnanimo quell'ombra, / «l'anima tua è da viltade offesa; / la qual molte fïate l'omo ingombra...
[6] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 26, pag. 309.9: [4] Sappiate che sopra tucte cose óe disiderato come io possa fuggire le vanità di questo mondo, e come io potesse in riposo e in silensia servire a nostro Signore; ma la duressa di mio padre m'ingomberava, e lo comandamento d'onorare lo padre.
[7] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 16.9, pag. 678: Però, signor, se vostra vertù engombra / l'esser rimaso solitario en ciambra, / prendet'el gran saver, che sempre sgombra / onne fumosità da la chiara ambra, / e non curate de morte né d'ombra: / che chi più cura, più confonde e adombra.
[8] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 327.8, pag. 406: Come a noi il sol se sua soror l'adombra, / così l'alta mia luce a me sparita, / i' cheggio a Morte incontra Morte aita, / di sì scuri penseri Amor m'ingombra.
1.2 Fig. Dare fastidio, importunare.
[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 5, par. 16, comp. 48.3, pag. 135: Titiro lento, manifestamente / de l'alto fago ti riposi a l'ombra, / dove may vento e pioggia no t'ingombra.