0.1 ingombero, ingombri, ingombro, 'ngombro.
0.2 Da ingombrare.
0.3 Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.); Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Ciò che occupa uno spazio che dovrebbe restare libero. Fig. Ciò che arreca danno o che corrompe. 1.1 Locuz. verb. Dare, fare ingombro: danneggiare (fig.).
0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.
1 Ciò che occupa uno spazio che dovrebbe restare libero. Fig. Ciò che arreca danno o che corrompe.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 433, pag. 455.31: Così fa Acchilles, che non teme nulla cosa né non docta pericolo né ingombro né disaventura, tanto gli à Amore cambiato suo senno, che l'à fatto sordo e muto e non vedente...
[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 14, pag. 282.21: [25] E se io prendesse di tuo avere né di tua ricchessa per portare ali miei frati, questo serebbe molto laido ingombero al lor bizogno e al mio, e cusì io serei facto angiulo maligno...
1.1Locuz. verb. Dare, fare ingombro: danneggiare (fig.).
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 81.7, pag. 279: Li Greci prestamente scaricaro / tutte le navi delli arnesi loro, / e altri in brieve il poggetto afforzaro / quanto poteron sanza alcun dimoro; / né dì né notte mai non riposaro, / infin ch'ebber fornito lor lavoro; / ben fer le donne loro ingombro assai, / che d'assalirli non calavan mai.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 22.8, pag. 64: Era lo stato, ch'avea allor, sì basso, / ch'oltra i due mari e 'l giogo d'Apennino / poco il mio nome facea ancor trapasso, / perché l'invidia di ciascun vicino / e Sanniti e Latin davano ingombro / al bene, in ch'io sperava per distino.