0.1 instigamenti, instigamento, istigamento; f: stigamenti.
0.2 Da istigare.
0.3 Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.).
In testi sett.: Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Con valore neg.:] atto di persuadere o indurre qno a compiere un'azione.
0.8 Cosimo Burgassi 15.06.2016.
1 [Con valore neg.:] atto di persuadere o indurre qno a compiere un'azione.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 28, pag. 206.13: due fratelli, figliuoli del marchese Cavalcabò, n'erano signori, e messer Sovramonte degli Amati, un savio cavaliere quasi loro adversario, per gara d'onori, vi s'accordorono; e a ciò lettere de' Fiorentini e falsi instigamenti: gridorono contro allo Imperadore, e caccioron il suo vicario.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 83, vol. 1, pag. 429.14: amando il re il detto conte, e avendolo trovato fedele e leale, a istigamento del prenze convenne che i· rre contra sua voglia isbandeggiasse.
[2] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XIII, pag. 530.4: Assai leggermente si puote contrastare al nostro nimico [[...]] Ma se l'uomo s'ausa a lasciarsi vincere alli suoi stigamenti: allora esso il fa diventare tanto forte contro a sé, che dipoi egli non gli puote contrastare... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[4] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 17, pag. 62.20: Onda una fià, per instigamento del diavolo, el metè i ochii soi en una femena più ch'el no deveva, ma per la gracia de Deo el n'ave pentisone e vergogna en si medesmo.