0.1 renverberazione, reverberatione, reverberazione.
0.2 Da riverberare.
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>.
0.5 Nota renverberazione.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Atto di respingere qsa nella direzione di provenienza, il mandare indietro. 1.1 [Con rif. a un'immagine o alla luce, in partic. come fonte di calore:] l'essere rimandato indietro da una superficie riflettente; riflessione, irraggiamento.
0.8 Cosimo Burgassi 14.09.2017.
1 Atto di respingere qsa nella direzione di provenienza, il mandare indietro.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. IV, pt. 1, cap. 2, pag. 80.16: Ma dicie che la potissima causa è ll'ostachulo della terra e lla renverberazione de' monti, che non potendo l'acqua mossa dal vento o da alchuno schontrazo andare inanzi per la terra torna adietro e dietro truova simigliante l'altro ostachulo, et così è chontinovamente perchossa.
1.1 [Con rif. a un'immagine o alla luce, in partic. come fonte di calore:] l'essere rimandato indietro da una superficie riflettente; riflessione, irraggiamento.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 1, pag. 174.18: questa tonica calda è deventata calda per doe casioni: l'una casione si è che stando questa toneca d'aere e continuando colla terra, per rascione questo aere è deventato grosso [[...]] l'altra si è la reverberazione del calore ch'è dato dal sole e·lla terra: come lo ferro, ch'è de grossa sustanzia, che fosse scaldato, che repercotesse lo calore e scaldasse altrui.
[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, pag. 88.1: xv.a, perké lo spirto visivo non receve similitudine de la reverberatione del vetro biancho como da lo specchio...
[3] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 15, 16-33, pag. 287, col. 2.6: E perché, com'è ditto, sempre lo raço del sole fa oguale angulo a la soa reverberazione, ... perçò dixe: Sallendo su per lo modo parechio, çoè: lo reverberamento saglie suso parechio al raço che scende...
[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 262.19: Cioè la reverberazione sale su parecchio al raggio che scende, sì come mostra, cioè la sperienza ed arte mostrano questo ch' io dico.
[5] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 30, pag. 691.2: quando un'acqua corre appiè d'u· monte e sia tempo di primavera, quando tutto il monte è pieno di fiori e d'erbe, e che lle dette erbe e fiori riluchano e fanno di loro ombra nella detta acqua, sicché il poggio di quello può pigliare in sé diletto e vanagloria per la detta reverberazione che fanno i fiori e ll'erbetta nel detto fiume...
[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 19, 1-15, pag. 442.22: non può 'l calor diurno; cioè lo caldo che cagiona lo Sole lo dì co la reflessione dei suoi raggi: lo Sole scalda co la reverberazione che fa coi suoi raggi...
1.1.1Fig. Azione compiuta di riflesso, ripercussione.
[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 5, pag. 11r.25: Hora dico per diffinitione che la mentale perfecta actione è penosissima, quasi continua consideratione nella imaginativa vestita per virtude la quale non è continuamente per untione di gratia proveduta: il cui oggecto è sempre corporale con alchuna reverberatione negli corporali sentimenti fundata in commune ragione.