SBOCCATO agg.

0.1 isboccato, sboccata, sboccati, sboccato, sbochiae, sbuccatu.

0.2 V. sboccare.

0.3 Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.); Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.).

In testi sett.: Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Detto del cavallo:] che non ha il morso, senza freno. 2 Che riversa il contenuto fuori dall'orlo. Fig. Che parla con estrema schiettezza; [con connotazione neg.:] che parla senza soppesare le parole, con avventatezza e noncuranza. 2.1 [Di ciò che si dice:] frutto della precipitazione, non ponderato. 2.2 Che ha perso la forza e il vigore, sgonfiato.

0.8 Cosimo Burgassi 14.09.2017.

1 [Detto del cavallo:] che non ha il morso, senza freno.

[1] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 4.56, pag. 241: Il caval discoverto nel tenere / feci sboccato e senza ferri e freno, / però che non Amor ma 'l servo isfrena...

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Didascalie, pag. 568.22: A Cavallu iuvini e sbuccatu.

2 Che riversa il contenuto fuori dall'orlo. Fig. Che parla con estrema schiettezza; [con connotazione neg.:] che parla senza soppesare le parole, con avventatezza e noncuranza.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 124.17: Non sia obriaco o taverniere; non giucatore, nè masnadiere; non isboccato nè manesco...

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 882, pag. 384.19: per questo sdegno si avieno preso di starsi la maggior parte in villa; ed ancora per la superbia d'alcuni sboccati artefici, che pure sparlavano per la caldezza dello stato...

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 37.24: Missore Alberto avea con seco una compagnia desordinata, iente valorda e sboccata. Ciarloni non guardavano que sse facessino e dicessino. [[...]] Ora continua missore Alberto lo desordinato favellare e non se ne sao remanere.

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1374] 3.74: Tu vedi el mondo che è guasto e diserto / en tribulatïone et in grande stente, / però ch'al dì presente / el verde è fatto zallo e 'l bianco nero; / però sboccata di' con cor sincero, / e se gente vedrai che ti minacci, / digli: "Voi sète pacci...

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388] 158.1.5: El bel destino che dal ciel t'è dato, / re nostro sacro santo, illustre prince, / a questo punto tutta Ytalia vince, / facendo zascun popol consolato; / e se 'l mio dir te par che sia sboccato, / pensa che gran dolor or mi convince...

2.1 [Di ciò che si dice:] frutto della precipitazione, non ponderato.

[1] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 215.20: Ogne çuramento eciandeo per çascauna leve e no utel caxone, la qual cosa è molto soça e beffoxa; no volemo al pestuto che alguno de nu in proferando sia strabuchà, né dibia usare parole sbochiae né cuverte.

2.2 Che ha perso la forza e il vigore, sgonfiato.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 404, pag. 93: Le vollie se ingrossaro et gevano multo inflati; / Da corte Camponischi allora non erano amati / Per Carlo, ad chi Pretati allora s'erano dati; / Se non foxe per questo, forano plu sboccati. || L'ed. De Matteis, Buccio di Ranallo, quart. 397, p. 123, legge: «se·nno fosse per questo, serianese sboctati» 'si sarebbero sgonfiati'.