ORFANEZZA s.f.

0.1 orfanezza.

0.2 Da orfano.

0.3 Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.): 1.1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (4), passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 81-88.

0.7 1 Condizione di chi č orfano. 1.1 Condizione di chi ha perduto un congiunto.

0.8 Giuseppe Zarra 04.10.2017.

1Condizione di chi č orfano.

[1] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Fanciullini si truovano in una miserabile orfanezza || Crusca (4) s.v. orfanezza.

1.1Condizione di chi ha perduto un congiunto.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 7, pag. 390.8: il padre [[scil. Seleuco]] per la tristizia confuso pensava della morte dell' unico suo figliuolo, e della sua miserissima orfanezza... || Cfr. Val. Max., V, 7, ext. 1: «de sua miserrima orbitate cogitabat».