OSTINATO agg./s.m.

0.1 hostinato, obstinata, obstinati, obstinato, ostinà , ostinada, ostinado, ostinai, ostinata, ostinate, ostinati, ostinato, ostinaty, 'stinati, ustinata, ustinati.

0.2 V. ostinare.

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Anonimo Rom., Cronica, a. 1360; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Stat. palerm. (?), 1351.

0.7 1 Che persevera con eccessiva caparbietà (in un comportamento, un'azione, un'opinione di norma irrazionali o inopportuni). 1.1 Risoluto (in un proposito), inflessibile. 1.2 Che non manifesta pentimento, impenitente. 1.3 [Detto di un comportamento, un'azione, un'opinione, un sentimento:] che denota tenacia eccessiva e inopportuna. 2 Che oppone strenua resistenza.

0.8 Giuseppe Zarra 22.02.2019.

1 Che persevera con eccessiva caparbietà (in un comportamento, un'azione, un'opinione di norma irrazionali o inopportuni).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 15, pag. 362.1: L'altra è di naturale pusillanimitade causata: ché sono molti tanto vilmente ostinati, che non possono credere che né per loro né per altrui si possano le cose sapere...

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 42, pag. 217.5: Così sta la nostra città tribolata! così stanno i nostri cittadini ostinati a malfare!

[3] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 6, pag. 48.9: E pare ad alquanti essere sì illuminati, che per modo stanno ostinati in lor consiglio, che per detto di niuno, quantunque letterato, non si mutano...

[4] Stat. palerm. (?), 1351, pag. 73.14: Item ki non sia nullu bankeri nì altra pirsuna tanta ustinata ki diia taglari carlini boni et farili yscarsi, subta pena di perdiri la pirsuna.

[5] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 26, pag. 223.13: Puoi che lo legato conubbe l'animo dello profietto indurato, vidde la perverza mente ostinata, crociata non li bannìo sopra (no· lli pareva da tanto), ma abbe lo aiutorio della lega de Toscana, de Peroscia, de Fiorenza e Siena.

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1075, pag. 249: Ancora vi vollio dicere de alcuno sbenturato / Che nacque in male punto, che dé essere dannato, / Che sempre allo male fare sta più ostinato...

[7] Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 42.7: Sono stata ne le tentassione pertinace, dura in nel cuore, in umilità fallace, ostinata nell'odio, nel giuoco mordace...

1.1Risoluto (in un proposito), inflessibile.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 41, vol. 2, pag. 55.39: i vecchi si tornaro alle case loro, e attendevano la venuta de' nemici cogli animi fermi e ostinati al morire. || Cfr. Liv. V, 41, 1: «obstinato ad mortem animo exspectabant».

[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 31, pag. 50.16: Ma, quando vide l' animo loro ostinato, disse: «Io protesto dinanzi agli Dii che, se voi non mutate proponimento, che noi corriamo allo scoglio...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 9, cap. 15, pag. 403.32: I consoli ostinati comandarono, che gli ambasciadori stessero in Roma, e i maestrati se n' andassero a casa a fare l' elezioni. || Cfr. Liv. XXIX, 15, 14: «consules obstinati».

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 2, pag. 39.6: ma pure, ostinato in su la sua credenza, volger non si lasciava.

1.2 Che non manifesta pentimento, impenitente.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 39.12, pag. 64: poi che 'l misero huom trova ostinado / nei vicii e ne le colpe, in fuoco eterno / punisce e danna lui in sempiterno.

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 39, pag. 292.19: L' onnipotente Dio però che è pietoso non si pasce delle pene dei miseri, ma perchè ello è giusto mai non cessa di tormentare li peccatori ostinati...

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 20, pag. 93.13: Ma ispezialmente ebbe dolore di compassione per li Giudei e gli altri peccatori, li quali vedea ostinati nel peccato, e non dovevano essere partecipi del merito della sua passione.

[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 6.13: Dicie che l' anime perdute sempre desiderano d' avere più pene, et è el loro peggiore, perciò che per li loro pecchati, non pentuti, così sono ostinati ine...

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 44, pag. 273.17: Lo omnipotente Dee, perçò ch' el è pietoso, non se pasce de le penne de li miseri, ma perch' el è iusto mai non resta de tormentà' li peccaoi ostinai.

- Sost..

[6] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 512.37: Alora disse la Sibilla: Questi sono gli 'stinati maledecti che in loro vita mai non finaro de peccare e li loro peccati mai cessare volsaro...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 74, pag. 69.16: Ed è «forte», in quanto tenacissimi sono i legami del diavolo e massimamente negli ostinati, li quali, poi che nel profondo delle colpe caduti sono, della divina misericordia disperandosi, disprezano Idio...

[8] Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 21, pag. 132.15: Questa umilità è quella la quale lo maligno popillo diè in reprobo sentimento; e eccecò li giudei, affocò li pagani, infiamma li cristiani, punisce gli ostinati, abbassa li potenti che in sul le sedie erano essaltati.

[9] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Dan 12, vol. 8, pag. 96.19: e li mali uomini, cioè li ostinati, staranno nella sua ostinazione operando male, e non vorranno conoscere a bene operare.

1.3[Detto di un comportamento, un'azione, un'opinione, un sentimento:] che denota tenacia eccessiva e inopportuna.

[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 129.9: L'ostinata malivolenza de' suoi cittadini nella sua rigidezza stette ferma: niuna compassione ne mostrò alcuno, niuna publica lagrima gli fu conceduta, né alcuno uficio funebre fatto.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 46, vol. 2, pag. 515.5: E molti paesi del mondo inn uno tempo erano di questa pistolenzia corrotti, né già quelli a ccui parea che Dio perdonasse no· ritornavano a llui per contrizione, partendosi dalle iniquitadi e dalle prave operazioni ostinate...

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 14, pag. 255.15: E se questa sincera verità non fosse valida a muovere la loro ostinata oppinione, muovere almeno li dovrebbe la vita di colui, il quale, signore del cielo e della terra, poteva a sé tutti i tesori adunare...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (ii), par. 30, pag. 503.9: e da' romori si viene nella zuffa e nelle morti e nelle guerre e in ostinati odi.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 360.42, pag. 446: ché vo cangiando 'l pelo, / né cangiar posso l'ostinata voglia...

2 Che oppone strenua resistenza.

[1] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 21.9, pag. 737: Ma s' e' vorrà pur essere ostinato / credendosi poter lor resistìre / per sofferenza, come ha 'ncominciato, / colla coda tra gambe già fuggire / lo veggo...