SUBLIMITÀ s.f.

0.1 sinblimeté, sublimità , sublimitade.

0.2 Lat. sublimitas, sublimitatem (DELI 2 s.v. sublime).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>.

0.7 1 Qualità di chi o di ciò che è al vertice di una scala di valori, eccellenza. 1.1 Condizione divina di perfezione e completezza. 2 Posizione di potere per l'esercizio di una carica prestigiosa e influente.

0.8 Giuseppe Zarra 19.02.2019.

1 Qualità di chi o di ciò che è al vertice di una scala di valori, eccellenza.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 5, pag. 153.17: Salamone in tanto venne per la filgliuola de Faraone ke abandonò el suo Dio, ke li avea data tanta sapiença (et) avialo posto in tanta sublimità (et) excellentia ke l'avia facto sì grande re...

[2] F Cavalca, Frutti della lingua, a. 1342 (pis.): beata vita consiste in altezza di sapienza, suavità di coscienza, sublimità di virtù... || Bottari, Frutti della lingua, p. 179.

[3] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 158.3: Appresso il parere pastor divenuto, la sublimità del suo ingegno ne mostra, per la quale in brieve tempo divenne tanto e tale, che non solamente bastevole fu a governar sé, ma eziandio a mostrare a gli altri ingegni la sua dottrina.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 107, pag. 433.30: Le quali cose mal considerate da noi, non come terrei, ma quasi come se di fuoco fossimo stati formati, chi per nobiltà di sangue, chi per eccellenzia di dignità, chi per altezza di stato, chi per sublimità di scienza, [[...]] tanto fastidiosi divenuti siamo, teneri e descoli e impazienti, che per ogni leggierissima cosa ci accendiamo...

1.1 Condizione divina di perfezione e completezza.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 10, pag. 84.24: Quando disse che vi fu Elya sì ssi mostra che alcuna sublimità di perfectione è necessaria, alcuno çelo al proximo: per Elya s'intende questa perfectione alta, però ch'elli fue tutto pieno di çelo et d'oratione a dDio, sì che fue perfectissimo.

[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 33, proemio, pag. 721.23: Così ogni intelletto creato, se dee accedere a tanta sublimitade, quanta è a vedere Idio per essenzia, fa bisogno che lla divina grazia lo disponga, e sopravegna in lui, però che per suoi naturali non può montare a tanta perfezione.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 141.25: Se vuoi comprendere la celsitudine di Dio, comprendi in prima, e seguita la umilità di Dio, perchè per umilità si saglie a sublimità , e questi è la via, e non n' è altra.

[4] Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 14, pag. 92.10: "Cognosciti, che se' de la matera ch'i' gitto, e che non se' più nobile che 'l primo angelo, lo quale per te di tanta sublimità e bellessa cadde in nelle tenebre e in nell'abisso".

2Posizione di potere per l'esercizio di una carica prestigiosa e influente.

[1] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 5, par. 7, pag. 172.19: Io vi priegho primieramente fare di tutte le ossegrazioni, orazioni, postulazioni, grazia azioni per tutti gli uomini che ssono in sublimità (questa è altezza di giudichamento) acciò che in pacie e tranquilità noi meniamo nostra vita».