VOLÀTICA s.f.

0.1 volatica, volaticha, volèga, volège, vollège.

0.2 Da volatico.

0.3 Almansore volg., XIV po.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Almansore volg., XIV po.q. (fior.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Med.] Specie di impetigine caratterizzata da macchie presenti nella faccia che possono ulcerarsi. [Al plur.:] le macchie stesse.

0.8 Rossella Mosti 27.10.2019.

1 [Med.] Specie di impetigine caratterizzata da macchie presenti nella faccia che possono ulcerarsi. [Al plur.:] le macchie stesse.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. II, cap. 25, pag. 127.17: Imperò ke impetigho, cioè volatica, nel suo kominciamento non è altro se non crespeza ke aviene al luogho, e con suo agiungnimento sempre, di die in die, cresce.

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 378, pag. 387.3: Volatica che s'apiglia alla carne, non si vuole partire, chi pigliasse porcar (cioè uno vermine bacarozolo [[...]]), chi fregasse lo vermine sopra la volatica, sì forte che lo vermine si spiccioli tutto, due volte o III o IIII, egli guarrebbe tosto.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 68, pag. 75.8: Dixe li autore ch(e) inpetigene è spetia de volèga, la quale ven p(er) humore melancolico sovra la cóega, cum gram prorito, çoè insagna, e cum asperità.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 326, pag. 363.12: Cum questa foya fi fregè le vollège e le altre macule de la [faça] cinque over siè dì, e remuovele sença ulceratiom del luogo.

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 342, pag. 377.32: La somença del nasturcio fa nocumento al stomego, muove el ventre, para fuora li vermi, ressolve le apostematio(m) de la spinça, fa desperdere e sana la rogna e le volège ulcerè.