VÒMITO s.m.

0.1 vomido, vomit, vomiti, vomito, vomitto, vomitu, vovito, vuomito.

0.2 Lat. vomitus (DELI 2 s.v. vomitare).

0.3 a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.): 1; Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): 1.

0.4 In testi tosc.: Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. vomito collerico 1; vomito flemmatico 1.

0.7 1 Espulsione dalla bocca (per lo più involontaria e forzata) di quanto contenuto nello stomaco. 1.1 Fig. Abiezione, degradazione morale. 2 Quanto viene vomitato.

0.8 Speranza Cerullo 10.07.2016.

1 Espulsione dalla bocca (per lo più involontaria e forzata) di quanto contenuto nello stomaco.

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 118, pag. 43.1: Rosata novella è detta rosata dalle rose; tolle il vomito e lla debilitade...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 36.20: Capitol del vomit.

[3] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 371.25: quelli medicamenti apuzzano le tue mense! Non solamente una volta, ma molte, per questo è fatto vomito allo mio stomaco.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 3, pag. 24.1: le vacazioni di sotto insegnarono le cicogne e quelle di sopra insegnarono i cani, cioè il vomito...

[5] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 11, pag. 421.13: quando viene alcuno dì di festa, s' empiono infino al vomito.

[6] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 29, pag. 156.14: Echites [[...]] ha vertute ch'ela è bona [[...]] contra 'l vovito et a stagnar sangue.

[7] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Dela cura del reçevuto veleno, pag. 34.11: certificado che lo sto(m)mego sia mundificado p(er) lo vomito [[...]], è besogno che le budelle se mu(n)difichi con cristero de cose untuose...

[8] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 73, col. 1.20: R(ecipe) mele rosato colato [[...]]; e sappi che questa cura s'intende dilatata per força di vomito e di starnuto o tosse o per pianto fatto.

[9] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 28, pag. 55.26: li dè una bevanda che li fexe vegnir vomito, in tal muodo ch'el gità per la bocha una rana teribele da veder, impegada de humori e de sangue.

[10] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 15, pag. 256.11: fare troppo lungo sermone non è altro se non le parole mescolare colle ebrietadi, co' vomiti e colla broda.

[11] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 51, pag. 377.28: ogni cane naturalmente è guloso, né n'è alcuno che [[...]] non mangi tanto che gli convien venire al vomito...

[12] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [35.5], pag. 48.4: Quando el vino se beve cum lo ulio e po provocasse el vomito, çoa hà ol late coagulà in lo stomego...

[13] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 17, pag. 27.6: brectonica [[...]] iuva a tussi [et] a cui avissi vomitu.

- Vomito collerico: causato da un eccesso di bile.

[14] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 331, pag. 367.18: Li tamarindi [[...]] ha proprietè de purgare la collera e de mittigare la soa acuitè e de sanare el vomitocollerico...

[15] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 5, cap. 13, vol. 2, pag. 151.29: contra 'l vomito collerico si deono tritare le balauste e cuocere in aceto...

- Vomito flemmatico: causato da un eccesso di flemma.

[16] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 282, pag. 302.20: La proprietè soa sì è de sanare el vomito flematico...

- [In contesto fig.].

[17] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 1, pag. 12.7: Questa tiepidità ci fa molti mali. Primieramente genera vomito a Dio. Allora veramente Dio ci rigetta, quando di male in peggio cadere ci lascia, e senza penitenza morire.

[18] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Ab 2, vol. 8, pag. 285.9: Se' ripieno di vergogna in iscambio di gloria; bèi anche tu, e addormèntati; [[...]] il vomito della vergogna ti sopraverrà dopo la gloria tua.

1.1 Fig. Abiezione, degradazione morale.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 52, pag. 204.6: none schifarete mai i colpi di veruna tribulatione [[...]] né voltarete il capo adietro, cioè [[...]] a ripigliare il vomito de' peccati mortali.

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 89, pag. 173.23: è di bisogno che si condisca l' uno con l' altro, altrementi [[...]] cadrebbe dall' altezza infino alla bassezza del primo vomito.

1.1.1 Fig. [Come correlativo metaforico del peccato, della ricaduta nel vizio, nell'espressione proverbiale tornare / ritornare come cane al vomito].

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 81.8, pag. 401: Chi retorna in lo peccao / che 'l aveiva abandonao, / a cam bruto se reforma / chi a so vomito retorna.

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 11, pag. 93.4: E s. Piero dice anche di questo cotale, ch' egli è fatto come il cane, il quale ritorna al vomito suo.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 144, S. Francesco, vol. 3, pag. 1256.28: Non stette guari tempo che ritornò come cane al vomito, e finìo la vita sua in rie opere.

[4] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 2 Pt 2, vol. 10, pag. 450.17: [22] A color quella cosa avviene del vero proverbio: il cane è tornato al vomito suo...

2 Quanto viene vomitato.

[1] Gl Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 28, vol. 6, pag. 478.3: [8] E tutte le tavole furono piene di vomito, cioè di rigettamento di quelli che vi mangiavano...