INDOPPIARE v.

0.1 indobló, indoppia, indoppiò.

0.2 Da doppio.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Rendere qsa due volte maggiore, raddoppiare (per quantità). Estens. Rendere sensibilmente maggiore (in intensità). 2 Aumentare notevolmente, diventare sensibilmente maggiore (in intensità).

0.8 Irene Falini 03.08.2017.

1 Rendere qsa due volte maggiore, raddoppiare (per quantità). Estens. Rendere sensibilmente maggiore (in intensità).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 238, pag. 286: San Iob il soe angustie, il grev conditïon / Pugnó per l'arma soa a moho de bon campion, / E fo provao in De verax amig e bon, / E k'el no amava De per simulatïon. / Perzò Dominodé, vezand la soa bontá, / Sí gh'indobló tut cosse e 'g dé grand sanitá...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 82, pag. 93.7: Boe è forte animale e indoppia la sua força quando elli è accoppiato col conpagno collo quale se possa congiungere al giovo...

2Aumentare notevolmente, diventare sensibilmente maggiore (in intensità).

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 19, pag. 96.27: [[Medea]] si leva incontanente, sì va ad uprire una sua finestra per la luna riguardare: sì vidde ch'ell'era levata. Allora le crebbe e indoppiò l'amore e suo disio altressì, ché ben conosce che mezzanocte era passata.