NOMINARE v.

0.1 nomanati, nnominarle, nomena, nomenà , nomenada, nomenade, nomenadhi, nomenadi, nomenado, nomenando, nomenar, nomenare, nomenasse, nomenata, nomenate, nomenati, nomenato, nomenea, nomener, nomenerà , nomeneremo, nomeremo, nomina, nomina', nominà , nominà', nominada, nominade, nominadi, nominado, nominagli, nominâgli, nóminagli, nominai, nominala, nominale, nominalo, nomina'lo, nominamo, nominan, nominando, nominandogli, nominandogliele, nominandola, nominandole, nominandoli, nominandolo, nominandone, nominandosi, nominane, nominano, nòminano, nominansi, nóminansi, nominao, nominar, nominâr, nominarà , nominaranno, nominare, nominarè, nominargli, nominari, nominarla, nominarle, nominarli, nominarlo, nominarmi, nominarne, nominaro, nominarò, nominaron, nominaronle, nominarono, nominarsi, nominarti, nominasi, nóminasi, nominasse, nominasseli, nominasselo, nominasseno, nominassero, nominassi, nominasti, nominat', nominata, nominate, nominati, nominato, nominatu, nominau, nominava, nominavagli, nominavan, nominavano, nominavi, nominer, nominerà , nominerae, nomineráe, nominerai, nomineralla, nomineranno, nominerebbe, nominerei, nomineremo, nominerò, nomineròti, nomini, nominiamo, nominiate, nominigli, nominino, nomininosi, nomino, nominò, nominoe, nominòe, nominogli, nominolla, nominollami, nominolle, nominolli, nominollo, nominommi, nominorno, nominoronla, nominossi, numinati, numinau.

0.2 Lat. nominare (DELI 2 s.v. nome).

0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Doc. prat., 1296-1305; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pist., 1313; Stat. sang., 1334, 30; Stat. collig., 1345; Stat. volt., 1348; a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Stat. chier., 1321; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. trent., c. 1340; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.); a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Assegnare a qno o qsa; ricevere un nome det. 1.1 [Rif. a un'opera:] dare un titolo. 1.2 Definire qno o qsa con un nome che li qualifica. Pron. Qualificarsi. 1.3 Lo stesso che soprannominare. 2 Indicare con il suo nome qno o qsa. Pron. Esplicitare il proprio nome. 2.1 Pronunciare, dire un nome. 3 Menzionare, annoverare qno o qsa (anche in un elenco). 3.1 Dire, riferire, raccontare qsa. 3.2 Citare in tono elogiativo; celebrare. 4 [Dir.] Designare qno per una carica, un titolo, una funzione; attribuire a qno una carica, un titolo, una funzione. 5 [Dir.] [Rif. a una legge:] emanare, promulgare. 6 Mettere in conto, addebitare.

0.8 Matteo Luti 16.05.2016.

1 Assegnare un nome a qno o qsa; ricevere un nome det.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.), pag. 324.21: Constantino [[...]] divise lo imperio de Roma infra tre so filii, li quali avea da lo suo nome nominati Constantinum maior, Constantium e Costante e Constantia soa filia...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 87.13: Del nome, et è appellata diffinitiva. Quando è la controversia del nome, perciò che lla forza della parola si conviene diffinire per parole, sì è nominata diffinitiva.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 12.14: e li savi [[...]] anco pósaro un'altra stella, e nominarla cor tauri...

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 16, pag. 119.24: i pedoni a ciò usati con scudi, e leggiere arme tra i cavalieri si mescolano, i quali pedoni gli antichi nominavano Sbrigati.

[5] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 59.1, pag. 858: Lo pesscio ke se nomina balena, / a la fïada sopra l'acqua pare / en semeliança d'isola ter[r]ena...

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 89.2, pag. 360: Un arbore è da Deo plantato, / lo quale amore è nomenato.

[7] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 169.19: Amazonia è una region part metuda in Europa, e part in Asia, et è vexina d'Albania, e day Amazon è nominada Amazonia.

[8] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 125.31: fue il nominare la cittade attribuito a Romolo per sorta; il quale del suo nome la chiamò Roma.

1.1 [Rif. a un'opera:] dare un titolo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 1, pag. 6.9: E se nella presente opera, la quale è Convivio nominata...

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Titolo, pag. 231.1: Questo libro è nominato Flore de parlare...

1.1.1Dedicare, intititolare.

[1] Doc. sen., 1368 (2), pag. 266.27: Ancho composero et ordinaro e savi predetti, che 'l detto operaio faccia fare una cappella [[...]] e che sia propria nominata la detta cappella, a' sancti Quattro Coronati.

1.2Definire qno o qsa con un nome che lo qualifica. Pron. Qualificarsi.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 104.7: Pittagora, adomandato quello ch'elli si tenesse, rispuose ch'era filosofo cioè studioso e amadore di sapienza, ché nominarsi l'uomo savio è vizio di grande arroganza.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 16, pag. 114.5: Ma ora v'ò scritto ke se quelli k'è nominato fratello i(n)tra voi (è) fornicatore od avaro...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 46, pag. 531.4: [[Sabino]] uomo per ingegno iscaltrito, e per grande savere istudioso, e da nominare savio, se le forze dell' animo avesse dato a cose di pace...

[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), Prologo, pag. 19.25: È ben vero certamente che l'omo puote nominare lo senno e la scientia; l'uno, cioè senno, naturale, e la scientia, cioè accidentale.

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 25, pag. 174.22: Il quale, tornato da Corte, raunò in Firenze uno consiglio segreto [[...]] nel quale si trattò di far prendere certi che nominavano colpevoli...

[6] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 57, pag. 82.13: en la scola de Senocrates, [ lo'] era gran compagnia de savii homeni, entrà Polemon, lo qual avea ben preso de pan, et era onto de preciosi onguenti e cun girlanda en testa, lo qual era desiroso no solamente de usar chotal cose, ma etiamdio da esser nomenado per cotal.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 163.27: issu [[scil. Pitagora]] non si volsi nominari sayu, ca quistu nomu ià era statu occupatu da li VIJ sagi; ma dissi que issi era amaturi di sapiencia, zò esti in greciscu filosophu.

[8] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 46.16: Sempre fiorentino, quantunque l' esilio fosse lungo, si nominò e volle essere nominato, sempre ad ogni altra ti prepose, sempre t' amò.

1.2.1[Con connotazione neg.].

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 46, pag. 270.13: Cesare ne mangiò più, acciò che l'oste non avesse ontia, nè che elli non fusse nominato di villanía nè di negligenzia.

1.3 Lo stesso che soprannominare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 141.10: Fece questa battaglia Marco Valerio con aiuto di corvo alite, laonde fue poscia Corvino nominato.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 96.29: qualunquata homu vulia dari ad intendiri que alcunu citadinu fussi santu et nobili et bonu, issu lu nominava sutta nomu di Catuni.

2 Indicare con il suo nome qno o qsa. Pron. Esplicitare il proprio nome.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.227, pag. 900: Or no· mmi vogl[i]o nominare / né per nome ricordare...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 58.17: i parlieri si sforzano di provare una cosa essere onesta o disonesta, non nominando alcuna certa persona...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 10, pag. 13.4: È un altro ornamento che s'appella gridare, il quale si fa con boce di dolore, rammaricandosi d'alcuno uomo overo città overo luogo overo altra cosa, nominandola nel detto suo...

[4] Stat. tod., 1305 (?), pag. 286.28: el dicto canborligno sia tenuto chiaschuna secunda domeneca del mese de elegere e nomenare tucti gli morti della dicta casa...

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 106-123, pag. 283, col. 2.24: lo qual Quarnaro si è golfo che dura XL miglia, ed è molto perigoloso a' naviganti [[...]] e da esso è nominado un vento che lí fa tempesta e romore, ch'è appellado 'Guarnero'.

[6] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 120, par. 1, vol. 2, pag. 172.7: Quignunque per lo tempo ke deie venire en la cità [[...]] ardiscierà de dire "muoia" overo "viva" cotale, nomenando alcuno Peruscino...

[7] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 26, pag. 118.5: li altri non su nominati et, si fussiru, non li canuxiriamu, chì per la maiuri parti pirderu li propri nomi.

[8] Novellino, p. 1315 (fior.), 13, pag. 158.9: Allora il re [[...]] lo fece fuori trarre e dinanzi lui mettere molte gioie e cose belle e di belle donzelle, nominandole a lui tutte per nome...

[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 217.17: Io sono il Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Ecco uno Dio tre volte si nomina per mostrare, ch' egli è trino ed uno.

[10] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 138, pag. 189.13: Quisti virtuti l'omu non po nominari propriamenti in vulgaru comu è lu intendimentu di lu muttu in latinu...

2.1Pronunciare, dire un nome.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 67.15: E quela, çoè Galatea, sì plega le soi brace atorno lo meu colo e priegame q'eu li diga le parole qe tu li mandi a dire. E domentre qe lo ordene dela rasone nomenea lo to nome, sì qe audanto nomenar lo to nome ela fi fata quasi morta per lo to amore.

[2] Stat. pis., 1304, cap. 47, pag. 682.32: lo maestro sia tenuto di dire et di nominare a quelli officiali le nomina di quelli lavoranti li quali quine si troveranno lavorare...

[3] Stat. assis., 1329, cap. 7, pag. 170.21: che niuno della nostra fraterneta ardisca, overo presuma scongiurare, overo maledire, pena x s., envano nominare el corpo de Christo, overo el sangue, overo alcuno membro del nostro Singnore Ihesù Christo, overo della Vergene Maria sua Madre, overo d'alcuni suo Sancti...

[4] Stat. sen., c. 1331, cap. 40, pag. 43.14: E che 'l Cappellano [[...]] faccia speziale orazione e raccomandazione a coloro e' quali seranno presenti, per salute de l'anime loro, nominando e' nomi e sopranomi loro...

[5] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 5, ott. 45.2, pag. 168: Nessuna ora del giorno trapassava / che non la nominasse mille fiate; / sempre il suo nome in la bocca gli stava...

[6] Stat. trent., c. 1340, cap. 20, pag. 24.16: sì ordenemo che çaschauno de la fradaya nostra, sì deba guardarse de çurar, e de sconçurar el corpo de Christo, et el sangue de Christo, et el corpo de la virgene Maria, né nomenar el vermochan, e la parlasia, e nesun altro bruto nomo...

2.1.1Chiamare qno per nome.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 1, pag. 199.10: Zozima maravigliandosi, che si udì nominare, e pensando come savio che quella non potea sapere lo suo nome...

[2] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 642, pag. 19: Et una voxe fo descendua / da cel che Deo g'à trametua / chi la nominava gyaramente. / «Maria» dixe quela voxe «or intende / se tu vol far ben penetencia, / tamfin da istra la comença...

2.1.2Annunciare, presentare.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 53, pag. 59.43: E quando Oderis fu giunto là, si fece nominare innanzi a' cardinali, come Merlino gli avea detto.

3Menzionare, annoverare qno o qsa (anche in un elenco).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 90.2: Et questo è o puote essere per sette maniere, le quali sono nominate nel testo...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 169.4: Uomo levissimo, piacendiere a li nemici, grave e soperchiante a li amici, [[...]] magagnato di cose turpissime che non son degne di nominare.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 116, pag. 7: Sí com pos i undex misi Zené fo po trovao, / Cosí pos li oltri misi devrav ess alogao: / Quand Numa imperator questo mes av trovao, / Denanz entre nu oltri no fiva nominao.

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 45: [14] Infinite sono le ragione p(er) le quale le bactaglie (et) le guerre sono da schifare, le quali no(n) si potrebbeno leggierme(n)te pensare, né presenteme(n)te nominare non è bizogno".

[5] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 1, pag. 7.11: chillo locu, uve elli erano, era sì desertu, che pisci bene si nce putiano nominare, ma non videre.

[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 103, pag. 376, col. 1: Poy che foro recolte, / erano bestie multe, / bovi ben cento trenta, / no credate ch'io menta, / senza bestie menute / che foro recepute / et de aini et de castrati / che no foru nominati...

[7] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la lengua, vol. 1, pag. 111.2: cossì como sereiva impossibille de nomenar tute le foie de li erbori e cossì serea forte cossa a nomenar le peccae chi de la mala lengua nassem.

[8] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 265, pag. 47: uno descepolo maledecto / lo quale de sopra è nomenato, / Iuda Scariothes vocato, / se partìo privatamente...

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 9, pag. 416.5: Scrive Gallieno che li homini de Oriente nomina una spetia de ostrege che ha piçola cove(r)tura salsa.

3.1 Dire, riferire, raccontare qsa.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 14.17: E perchè la parte d' Asia dal lato del merigge aviamo nominata, rimane che la parte da oriente al settentrione apertamente mostriamo.

[2] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 48.11, pag. 153: E chero a voi col meo canto più saggio / che mi deggiate il dol maggio d' Amore / qual è, per vostra scienza, nominare...

[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 17, vol. 1, pag. 148.12: l'uno de' consoli fu abbattuto a terra del cavallo fortemente ferito, [e come ucciso]; ma gli autori non nominano quale si fosse.

[4] x Mazz. Bell., Storia (ed. Zaccagnini) 1333 (pist.), pag. 132: nominando loro distintamente lo corso delle stelle uisibili ex[is]tenti all'alto cielo della magiore et della minore orsa...

[5] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 13, pag. 432.28: Abram, e gli altri patriarchi, e profeti per molte tribolazioni passarono. E per non estendere troppo le parole, lascio stare di nominarti le loro passioni, e morti...

[6] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 350.23: Nominasi qui la crudele infamia di Colle e la malvagità che feciono a Firenze e com' ella ne fu ben punita, di giugnio MCCCXXVIIIJ.

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 542.16: A queste farete che voi diciate bene e pienamente i disideri vostri (e guardatevi che non vi venisse nominato un per un altro)...

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 216, pag. 560.21: E' mi conviene entrare in alcune altre novelle, e prima ne nominerò una d' uno valentissimo e sant' uomo, il quale ebbe nome maestro Alberto della Magna...

[8] a Stat. lucch., 1376, L. II, cap. 20, pag. 105.31: Veramente sia tenuto et debia quello creditore expecificare et chiaramente nominare la quantità o la cagione et la stima di quella cosa per la quale dimanda pagatore...

3.2Citare in tono elogiativo; celebrare.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 156.20: dee lo dettatore nominare lo ricevente e la sua dignitade con parole di sua onoranza e metterlo dinanzi; apresso dee nominare sé medesimo e la sua dignitade...

[2] Jacopo Cavalcanti, a. 1287 (fior.), 3.1, pag. 238: I' ho udita nominar Mercede / com'è somma potenza il suo valore, / e com'è presta subito d'onore...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 8, pag. 16.26: [[i prenzi]] doneranno a coloro, unde si crederanno essere più nominati ed onorati.

[4] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 52.2, pag. 168: Le lode e 'l pregio e 'l senno e la valenza / ch' aggio sovente audito nominare, / gentil mia donna, di vostra plagenza / m' han fatto coralmente ennamorare...

[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 189.33: In questi tempi florì Affrican, intra li scritori dela Chiesia molto nomenado.

[6] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 11, pag. 217.1: E dinanzi da costui erano chiamati [li] seguitatori di scienza non filosofi ma sapienti, sì come furono quelli sette savi antichissimi che la gente ancora nomina per fama...

[7] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 34, pag. 222.26: Eugenio, perch'ebbe molte virtudi, è nominato in del mondo più che non è Alexandro.

[8] Jacopo Passavanti, Tratt. vanagl., c. 1355 (fior.), cap. 3, pag. 268.18: Simile racconta di colui che, per farsi nominare, misse fuoco in quello ricco e magnifico tempio della dea Diana in Efeso...

3.2.1 [In senso neg.:] godere di cattiva fama, essere considerato colpevole.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 243, vol. 1, pag. 197.6: CCC buoni huomini cattolici et di buona fama, e' quali non sieno nominati, excomunicati nè d'eresia sospetti...

4 [Dir.] Designare qno per una carica, un titolo, una funzione; attribuire a qno una carica, un titolo, una funzione.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 32, pag. 483.16: i cavalieri de' pretori a Roma nominaro imperadore Massenzio...

[2] Doc. prat., 1296-1305, pag. 414.33: It(em) a ss(er) Lippo, n(omina)to del capitano, p(er) scrivitura uno coma(n)dam(en)to (e) stagim(en)to, s. J.

[3] Stat. pist., 1313, cap. 35, pag. 196.21: [A]ncora ordianiamo ke nulla p(er)sona possa essere electo overo nominato p(er) cappellano della ditta cappella se elli non è prete, e ke messa abbi cantato.

[4] Stat. chier., 1321, pag. 347.8: che gly infrascript quatrcent homegn de la ditta compagnia seen e debien esser perpetuar meint e se debien nominer un hospicii ço è hospicii de la compagnia de sein Georç...

[5] Stat. sen., c. 1331, cap. 4, pag. 7.24: E fatta la detta proposta, sia licito a ciascuno de' detti frati nominare et eleggere nel detto Capitolo, palesemente ad alta voce, in Rettore colui el quale a lui piacerà.

[6] Stat. sang., 1334, 30, pag. 96.8: uno de' detti merchatanti, levandosi ritto elesse e nominò lo sesto merchatante co· li detti cinque già eletti e quali ànno a ccorreggiere e fare li detti ordinamenti.

[7] Stat. collig., 1345, cap. 3, pag. 6.17: ordinaro che il nuovo rectore dela decta arte sia tenuto e debbia [[...]] adunare fare el consiglo dela decta arte e nel decto consiglo nominare et eleggere fare uno buono et sufficiente e leale huomo...

5 [Dir.] [Rif. a una legge:] emanare, promulgare.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 41, vol. 1, pag. 186.23: Allora in prima fu nominata la legge de' Campi, la quale è detta legge Agraria, della quale unque poi infino al nostro tempo non fu parlato nè trattato senza riotta e senza romore. || Cfr. Liv., II, 41, 3: «Tum primum lex agraria promulgata est».

6 Mettere in conto, addebitare.

[1] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 35.47: Tello fecie una richonoscenza a Giovanni Gharnieri i[n] nome di messer Unberto Chiaretti e al detto messer Unberto i[n] nome del Dalfino e degli altri oblighati cho llui di fior. 1000 d'oro per Pere Domengie notaio, nominando per diversi istrumenti in che cci è obligato.

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 8, cap. 2, pag. 544.17: G. Viselio Varro, gravato di dura infirmitade, sofferse che a lui fossero nominati per ispesa, trecento milia dinari da Ottacilia Lateranese, colla quale avea avuto uso di lussuria, a questo patto, che s' elli morisse, che ella raddomandasse quella somma a' suoi eredi... || Cfr. Val. Max., VIII, 2, 2: «C. Visellius Varro graui morbo correptus trecenta milia nummum ab Otacilia Laterensis, cum qua commercium libidinis habuerat, expensa ferri sibi passus est eo consilio»