ZOLFO (1) s.m.

0.1 çolfo, çolpho, solfi, solfo, solpho, sulfo, sulfu, sulpho, zolffo, zolfi, zolfo.

0.2 Lat. sulphur (DELI 2 s.v. zolfo).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1301-1303; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Locuz. e fras. zolfo bianco 1.2.2, 1.3; zolfo giallo 1.2.3; zolfo nero 1.3; zolfo rosso 1.3; zolfo vivo 1.2.1.

0.7 1 [Chim.] Elemento chimico dall'odore fetido diffuso in natura come minerale (combinato con altri elementi produce esalazioni gassose). 1.1 [Utilizzato per le sue proprietà infiammabili (anche in contesto metaf.)]. 1.2 [Utilizzato in medicina e in veterinaria]. 1.3 [Metall.] [Utilizzato per la trasformazione o la separazione dei metalli].

0.8 Arianna Casu 30.10.2019.

1 [Chim.] Elemento chimico dall'odore fetido diffuso in natura come minerale (combinato con altri elementi produce esalazioni gassose).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 30.4: e trovamo altre minerie assai, come la minera del solfo, ch'arde sempre e fa foco, e de quella che non fa foco...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 17d, pag. 109.7: quelli vapori ke stano sotto terra rescaldano le fonti de verno, sono principio de terremoti (et) d'essi se generano le corpora mineria, cioè quelle cose ke se cavano, come solfo, ke scaldano le bagnora...

[3] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 77.20: Et Caccus fugio ne la rocca e Hercules li fece fare foco con pice e de solpho e de altre cose...

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 48.7: E però che la terra ingenera ispesse volte solfo e allume e cotali cose pericolose...

[5] Stat. sen., 1301-1303, cap. 11, pag. 12.35: La soma del solfo, XIJ denari kabella...

[6] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 26.5: Per ciascuna soma de sulfu, sapone et sep..., Septe s.

[7] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 235.14: Perché narrere' io Baie e le rive coperte di tende e l'acqua la quale fumma di caldo solfo?

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.70, vol. 3, pag. 128: E la bella Trinacria, che caliga / tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo / che riceve da Euro maggior briga, / non per Tifeo ma per nascente solfo, / attesi avrebbe li suoi regi ancora...

[9] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 22.23: Et innanzy ad quello templo era uno grande lacho lo quale de solfo rendea grande pucza, che sopre a lo laco non potea volare ocello.

[10] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 30, ch., pag. 289.22: E alcuna volta la terra onde passano [[l'acque de' fiumi e delle fonti]] sente di cennere, alcuna volta d'allume o di zolfo o d'alcuno metallo...

[11] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 186.19: Da Oriente apparve una nuvola con zolfo e fummosi puzzi, e sopra la detta città si puose.

[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 73, pag. 455.34: cercando intorno intorno il lago d' Averno, e similmente i monti pieni di solfo vicini a questi luoghi.

[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 10, pag. 395.4: E poi che Ercolano aperto ebbe l'usciuolo e sfogato fu alquanto il puzzo, guardando dentro vide colui il quale starnutito aveva e ancora starnutiva, a ciò la forza del solfo strignendolo: e come che egli starnutisse, gli aveva già il solfo sì il petto serrato, che poco a stare avea che né starnutito né altro non avrebbe mai.

[14] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 8, pag. 552.7: ma lla verità si è che 'l monte era tutto inzolfato e i venti incharcierati combatteano dentro al monte e faciea appigliare quel zolfo...

1.1[Utilizzato per le sue proprietà infiammabili (anche in contesto metaf.)].

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 20, pag. 309.26: e dielle l'uomo portare suso le mura, e portarvi acqua calda ed olio e solfo caldo, per gittare addosso ai nemici.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 8, pag. 154.9: Bitume, e zolfo, e pece liquida, ed olio, il quale s' appella incendiario, ad ardere gli argomenti de' nemici si convengono apparecchiare.

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 617.32: altri [[martiri]] lessati in olio, altri in pece e in solfo; altri messi in piombo bogliente, altri saettati...

[4] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 170.6: Quelli della rocca misticaro zolfo, pece e uoglio, lena, trementina e aitre cose, e iettaro questa mistura sopra lo edificio.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 175.5, pag. 231: solfo et ésca son tutto, e 'l cor un foco / da quei soavi spirti, i quai sempre odo, / acceso dentro sì ch'ardendo godo, / et di ciò vivo, et d'altro mi cal poco.

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 2, terz. 35, vol. 1, pag. 19: E poi regnando il Fratello Aristolfo / di Santa Chiesa nemico mortale, / più che alla paglia non è il fuoco al zolfo, / e' prese Roma, e lo spirituale / arse, e rubò...

1.1.1 [In raffigurazioni dell'Inferno].

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 59, pag. 98.4: E quando i detti Vizî insieme co le anime de le lor genti furono in inferno, meritaro tanta pena e tormento, che il solfo e 'l fuoco di ninferno multiplicò e crebbe di tal guisa...

[2] Laude tosc., XIII ex., 1.73, pag. 45: poi a l'inferno pien di grande horrore / per li nimici tosto è menata / ove sarà sempre cruciata / di penale et crudele tormento, / di çolfo fuocho et ghiaccio tormentata...

[3] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 144, pag. 328: Fra queste çe so' scale / ke inver' lo infernu mena, / dove k'è focu e pena / e sulfu pucçulente.

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 33, pag. 278.23: Si puote; chè bene sai tu che si dice nel libro del Genesi, che sopra li Sodomiti Dio piovve solfo e fuoco...

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 34, pag. 175.1: Dicie dell'anime, che sono di sotto al Lucifero, ch' erano cuperte d'una puççolente tinta e d'acqua marcia di solfo, ghiacciata...

1.1.2 [In contesto fig.:] ciò che alimenta una discordia.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 24.67, pag. 158: Costui, veggendo tra' cherici il zolfo / acceso per tre papi, ne fe' uno, / cacciando quei tre via per ogni golfo.

1.2[Utilizzato in medicina e in veterinaria].

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 173, pag. 268.25: e questi congiugati [[bregomanni]] pigliano ogne mese uno cotale beveraggio: che tòlgoro arien[t]o vivo e solfo, e mìschiallo insieme coll'acqua e beollo; e dicono che questo tiene sano e 'lunga gioventudine...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 124.31: Se voi li volete inbiancare togliete isterco di rondine, seme di raffano e un poco di zolfo, e spolverezate, e stenperate in acieto con fiele di vacha, e ungnietene i chapelli; ma sieno affumati inprima con fumo di zolffo.

[3] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. V, cap. 2, pag. 441.6: Epithima et impiastro ke ffa nascere i peli ne la 'nfertà dell'alopicia e del dipelamento. Recipe: [[…]], sale nitro, çolfo, euforbio ana dr. .ij.

[4] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VIII, cap. 8, pag. 655.16: E somilliantemente le formiche si cacciano ko l'achitran, e col solfo, e co l'asa, o se di queste cose si mette, ne' loro fori si morranno.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 37, pag. 43.6: E non nasceranno gli animali nocivi, se intorno al piè della vite, o dell'arbore, incenderai solfo, e buturo...

[6] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 65.15: et ove si facesse fummo di molti scorpioni, tutti gli altri si fuggirebbero; et somigliantemente fae l'unghia dell' asina, overo çolpho.

[7] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 134, pag. 175.5: Poi la gente lo piglia, e lo faranno per loro senno, e fanno di lui molte medicine; ché il zolfo àe molte medicine, e molte utilitadi in lui.

- [In riti di magia].

[8] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 279.10: E vegnavi la vecchia, la quale vada intorno al letto e al luogo e porti nella sua tremante mano solfo e vuova.

1.2.1 Zolfo vivo: zolfo allo stato naturale, in forma cristallina.

[1] f Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 53], pag. 256.24: Unguento alla morfea nera: togli tartaro, fuligine, di ciaschuno (oncie) .ij.; salnitro, solfovivo, di ciaschuno (oncia) .j. || Corpus OVI.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 72, pag. 191.14: Ite(m) ad idem: recipe sulfo vivo et de olio de oliva unu poco de aceto [[…]] tucte queste cose bulla i(n)semi p(r)imamente tritate, [[…]] et façasene l'unguento dello quale se nne ung(n)a lu loco della scabia et dellu prurito.

- [In contesto fig.].

[3] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 367.22: Neuni animi porrano giù gli pensieri d' amore per incantamenti, né Amore fugirà con solfo vivo.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 125.16: e quanto più lo seguita, tanto più arde per la più prossimana fiamma: no altrementi che' vivi zolfi, attorneati dalle somme fiaccole, pigliano l'aggiunte fiamme.

[5] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 19, pag. 626.2: Cioè niuno animo non porrà giù li pensieri d' amore per incantamenti né per solfo vivo.

1.2.2 Zolfo bianco.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 108, pag. 226.13: abi lo verderame et lo sulpho bianco et la cira et l'olio et lu sevu et lo lardo et dissolgase a lu foco et mestecese q(ue)ste cose p(er) lu i(n)gue(n)to...

1.2.3 Zolfo giallo.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. V, cap. 65, pag. 505.5: L'altro medicamento. Recipe: çolfo giallo, pepe ana parti iguali. E queste cose trite s'abburattino o staccino, coll'orale o kon altro panno sottile...

1.3[Metall.] [Utilizzato per la trasformazione o la separazione dei metalli].

[1] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 27.25: Se vòli partire l'oro da l'ariento, tolgli l'ariento che vòli partire e fondilo in uno choreguolo, e açolfalo bene chol çolfo, e fallo anche ischaldare tanto quanto ti pare.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 337.21: però che in quello ch'è rimaso nel coreggiuolo si è rimaso l'oro, e quello che ne gittasti fuori si è ariento, ma per lo zolfo che 'l fa diventare nero si chiama ariento salvaggio.

- [Con l'alchimia].

[3] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 29, proemio, pag. 493.29: Li metalli sono differenti l'uno dall'altro solo per accidenta[le] forma, e non per sustanziale; conciosiecosachè, sì come mostra il Filosofo nello libro de' Minerali [[...]] tutti li metalli si generano d'argento vivo, e di solfo.

- Zolfo bianco.

[4] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 29, proemio, pag. 494.9: chè occore nella generazione dell'oro, solfo rosso mondo, e ariento vivo purificato; nella generazione di tutti gli altri occorre solfobianco, o rosso corrotto...

- Zolfo nero.

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 339.17: E quando sarà bene raffreddato per se medesimo, scuopri il coreggiuolo e trane quello che v'è dentro, e troverrai l'ariento bianco per sè di sotto e il zolfonero col ferro mescolato per sè a modo dell'ariento salvaggio...

- Zolfo rosso.

[6] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 29, proemio, pag. 494.7: chè occore nella generazione dell'oro, solforosso mondo, e ariento vivo purificato...

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 29, 109-120, pag. 751.33: E questa imperfezione [[a' metalli]] è per difetto della materia ch'è insufficiente a ricevere la perfezione, o vero l'operazione della natura, sì come appare quando l' ariento vivo è purificato, e 'l solforosso è mondo, allora la natura produce l' oro...