0.1 ranida, rannida; a: rannidiare.
0.2 Da annidare.
0.3 Jacopo Alighieri, Capitolo, 1322 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Jacopo Alighieri, Capitolo, 1322 (fior.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.
0.6 N Si considera qui anche il tipo rannidiare.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Radunare in un luogo (anche pron.). 2 Pron. Trovare posto. 2.1 Ripiegarsi in uno spazio limitato.
0.8 Aurelio Malandrino 11.10.2017.
1Radunare in un luogo (anche pron.).
[1] Poes. an. perug., c. 1350, 337, pag. 24: Piangan di dolglia glie buon perusine / per questa giente ch'en te se ranida / vegendoi da vertù sì peregrine.
[2] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 23.12, pag. 60: E la malizia altrimenti si guida; / Però che, per commettere alcun male, / Sozzi pensier nell' animo rannida.
[3] a Simone Sigoli, Viaggio, 1390 (fior.), pag. 241.25: la cagione perché la terra non è murata si è che dicono che, s'ella venisse alle mani de' Cristiani, non vogliono che vi si possano rannidiare, e per questa cagione non rafforzano.
- Fig.Unirsi, accordarsi con qno.
[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 81, terz. 26, vol. 4, pag. 69: que', che sogliono esser capo, e guida / di parte Guelfa, il Re, e' Fiorentini, / col suo nimico ciascun si rannida / a suo vantaggio...
[1] Jacopo Alighieri, Capitolo, 1322 (fior.), 21, pag. 364: sempre di male in peggio, infin al fondo / dove 'l maggior peccato si rannida...
[2] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 12.211, pag. 154: d'ogne innormità pericolosa, / d'ogne nequizia è la femina guida, / di tutti 'i mal cagion pronta e vogliosa; / e nelle verde mente se ranida / per condure altre ai suoi efiette cupe... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
2.1Ripiegarsi in uno spazio limitato.
[1] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), II, ott. 30.6, pag. 190: Gismirante verso lui [[scil. il cavallo]] si fida, / e diedegli col pugno tal percossa, / che 'nginocchione in terra si rannida...