0.1 isciocca, isciocchi, iscioccho, isciocco, isciochi, isciocho, scioca, sciocca, sciocch', scioccha, sciocche, sciocchi, sciocchissima, sciocchissimo, scioccho, sciocco, sciocha, scioche, sciochi, sciocho, scioco, siocca, sioccho, soca, socca, socco, sochi, soco, xoccu.
0.2 Lat. volg. *exsuccus (Nocentini s.v. sciocco).
0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 2.6.
0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).
In testi sett.: Lett. bologn., XIV pm.; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Castra, XIII (march.); Manfredino, a. 1328 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1338].
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 [Rif. a un cibo o a una bevanda:] che manca di sale. 2 Fig. Poco intelligente o dotato di scarsa avvedutezza; incapace di giudicare rettamente; che compie azioni insensate. 2.1 Sost. 2.2 [Rif. per meton. alla mente, all'anima o a una parte del corpo]. 2.3 [Rif. per meton. a una città]. 2.4 [Rif. a un fatto, a un'azione o a un pensiero:] vano, insensato o privo di fondamento. 2.5 [In contesto bellico:] inerme, inefficace. 2.6 Estens. Inetto a svolgere una professione. 2.7 Estens. Di foggia stravagante (?).
0.8 Aurelio Malandrino 12.11.2019.
1 [Rif. a un cibo o a una bevanda:] che manca di sale.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 8.28: fallo tutto divenire fado e scipido ciòe che l'uomo solea dinanzi amare, siccome l'acqua è fada, cioè sciocca a colui ch'è avvezzo a buon vino.
[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 146.8: a mal mio grado mi si raggira il cibo per la bocca, e diviene lento, sciocco e senza sapore.
[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 13, pag. 435.1: noi siemo oggi sì delicati, che se pure la nostra vivanda è un poco sciocca, e non bene apparecchiata, turbiancene...
[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 192, pag. 484.2: tornato il marito a desinare, e assaggiando la sciocca vivanda...
2 Fig. Poco intelligente o dotato di scarsa avvedutezza; incapace di giudicare rettamente; che compie azioni insensate.
[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 8.107, pag. 91: Chi bestia, chi sgraziato, chi cativ'è? / Chi scioco, chi 'nodiato sempre vive?
[2] ? Castra, XIII (march.), 9, pag. 916: Soca i è, mal [lo] fai [l'om] che cab[b]a / la fantilla di Cencio Guidoni.
[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 79.5, pag. 197: Ed i' era sì sciocch'e sì lavato, / che s' i' 'l vedea mangiar pur du' derrate / di fichi...
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.70, vol. 1, pag. 117: Oh creature sciocche, / quanta ignoranza è quella che v'offende!
[5] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 99.27: egli s'infinse d'essere sciocco e folle nella gente, e abbandonò sè ed i suoi beni al re...
[6] Lett. bologn., XIV pm., pag. 53.23: s' el te convene andare per tribulatiuni, come dunqua semo nui sì mati e sì sochi che per le consolationi çe credemo là suso andare?
[7] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1338] son. 1.1, pag. 99: O gente sciocca, sciate penetuti / De gire dereto più ad quissi grossi!
[8] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 74, col. 2.2: Dei dunque orare, dice il demonio, in loco aperto, acciocchè gli altri più sciocchi per lo tuo esemplo siano tratti al bene della orazione...
[9] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 324.22: Ben sei scioco, idest simplice, però che piangi.
[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 9, vol. 1, pag. 121.13: eu non su sì xoccu ki, si eu possu sfrachinari lu vitru di unu spichiali in un mortaru, ki eu crida ki eu possa sfrachinari la similitudini di lu suli.
[1] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXIX.36: Da queste cose sono feriti gli occhi degli sciocchi, i quali di tutte le cose subite, perciocchè non sanno le cagioni, si maravigliano.
[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 359.58, pag. 444: Non errar con li sciocchi, / né parlar - dice - o creder a lor modo.
[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 20, 19-30, pag. 522.2: se' tu delli altri sciocchi; cioè delli altri stolti...
[4] Gl Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 11, parr. 7-24, pag. 164.13: Item questa dictione 'sciocho', che significa «lo porcho sciocho», fi astiçata con questa dictione 'sciocho', che significa «l'omo stolto».
- Femm.
[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 30.23: O isciocca, tu non sai, o isciocca, tu non sai cui tu fuggi!
2.2 [Rif. per meton. alla mente, all'anima o a una parte del corpo].
[1] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.8.1, pag. 173: S[ci]occo intelletto hai nella tua orecchia, / tu che tua laude sotterr' ha' per biasmo...
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 12.4: Lo Sole non sostenne più, che gli sciocchi orecchi tenessono figura d'uomo...
[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 107.3: non ci maravigliammo ch'egli mandi verso me le villanie della sciocca lingua...
[4] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 32.51, pag. 72: Ben puoi veder come riman diserta / la mente vagabunda, scioccha e frale...
[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 35.1: O teste scioche, o viste rude e losche, / o mente triste...
2.3 [Rif. per meton. a una città].
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 19, vol. 3, pag. 348.23: Non lungo tempo la sciocca Firenze fiorirà...
2.4 [Rif. a un fatto, a un'azione o a un pensiero:] vano, insensato o privo di fondamento.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 15.1696, pag. 231: Miri la mente con occhi cervieri, / Ché allora perderete la vaghezza / Di lei [[scil. di una donna]], mirando li sciocchi misteri.
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 24.8: Aragne [[...]] accendessi nelle sue sciagure per lo disiderio della sciocca vittoria...
[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 322.14: [[Giove]] si pentì della promessa, e disse: la mia promessa è fatta scioca per la tua domanda...
[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 17, pag. 42.6: abandona gli sciocchi pensieri, e sicura ama...
[5] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 10.2, pag. 430: rotti sète a scoglio presso a riva, / guelfi, per vostro sciocco navigare...
[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 23.24, pag. 248: 'l perder tempo è cosa sciocca e vana.
[7] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 38, pag. 30.12: quistu ramu si dividi in tri parti, kì è una ypocrisia lurda et una socca sive paçça et una altra stultissima.
[8] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. VIII, cap. 24, vol. 3, pag. 230.9: però che l'uomo faceva li iddii, non era però posseduto da loro colui che li aveva fatti, quando cultivandoli era condotto nella loro compagnia: compagnia, dico, non d'idoli sciocchi, ma di malvagi demoni. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
2.5 [In contesto bellico:] inerme, inefficace.
[1] f Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IX [Phars., IX, 19-54], pag. 162.22: [[Pompeo]] rendeo le gittate spade alle sciocche mani... || Corpus OVI. Cfr. Lucano, Phars., IX, 26: «ignavis manibus proiectos reddidit enses».
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 21, pag. 322.25: Il maggiore per l' uso dell' arme e per la sagacità leggermente le sciocche forze del minore superò. || Cfr. Liv., XXVIII, 21, 10: «maior usu armorum et astu facile stolidas uires minoris superauit».
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 38, vol. 1, pag. 756.9: Il conestabole avisato di guerra, conoscendo la sciocca venuta de' suoi aversari, confortò i suoi di ben fare...
2.6Estens. Inetto a svolgere una professione.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 49, pag. 272.3: La ve(n)tura n'uccide molti come -l medico k'è sciocco.
2.7Estens.Di foggia stravagante (?).
[1] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 23, pag. 177.22: [[Gli ipocriti]] vadino per lo fondo di questo luogho d'inferno a tondo a tondo dintorno con chappucci e chappe indosso simili come portano i monaci in Colognia, che sono i più isciocchi vestimenti che porti veruna altra giente.