SIMONEGGIARE v.

0.1 simoneggiando, simoneggiare.

0.2 Da Simone antrop.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Praticare la simonia.

0.8 Aurelio Malandrino 18.09.2018.

1Praticare la simonia.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.74, vol. 1, pag. 321: Di sotto al capo mio son li altri tratti / che precedetter me simoneggiando, / per le fessure de la pietra piatti.

[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 18, pag. 425.19: pensa che san Piero e san Paolo, li quali morirono per la vigna di Dio, cioè la Chiesa, la quale tu simoneggiando guasti, sono ancora vivi...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 93, pag. 430.24: in eterno si pianga l'avere per loro [[scil. avarizia e prodigalità]] non solamente dimenticato Idio e in luogo di lui avere adorati e onorati i danari, ma ancora vendutolo come fece Giuda, e come molti altri fanno, che, giurando e spergiurando, simoneggiando e ingannando, tutto il giorno il vendono...

[4] F Bartolomeo di Gorello, Cronica di Arezzo, p. 1385 (tosc.): Costui con sua losinghevol arte / richiese de' denar simoneggiando... || Bini-Grazzini, p. 100.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 19, pag. 494.32: di sotto al capo mio sono appiattati li altri, tratti di questo buco, che passarono dinanzi a me simoneggiando, per questa fessura della pietra...