VĖGILE agg./s.m.

0.1 vigile, vigili.

0.2 Lat. vigilis (DELI 2 s.v. vigile).

0.3 Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.): 2.

0.4 In testi tosc.: f Giovanni dalle Celle (?), Somnium Scipionis, a. 1396 (fior.); Simone da Cascina, XIV ex. (pis.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che tiene la mente o i sensi rivolti prontamente a qsa (anche rif. a sogg. astratto). 2 [Milit.] Sost. Soldato incaricato del servizio di guardia nell'antica Roma.

0.8 Aurelio Malandrino 06.03.2019.

1 Che tiene la mente o i sensi rivolti prontamente a qsa (anche rif. a sogg. astratto).

[1] f Maestruzza volg., 1383: Il sacerdotale senso dee essere vigile, e sottile. || Crusca (3) s.v. vigile.

[2] f Giovanni dalle Celle (?), Somnium Scipionis, a. 1396 (fior.), pag. 281.11: Sappi adumque che tu se' Idio, se quelli č veramente Idio che sempre č vigile e desto, che sente, che si ricorda, che pr[ovv]ede e che cosė tempera... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 27, pag. 170.9: ingegnansi di farmi divota l'anima, li sentimenti vigili, l'affetto sobbrio...

[4] Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 33, pag. 201.6: Dammi, dolcissimo Iddio, il cuore vigile, che da te nullo vano pensieri lo muova...

2 [Milit.] Sost. Soldato incaricato del servizio di guardia nell'antica Roma.

[1] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 533.1: El terįo perfecto se chiamava el prefecto de' vigili, e chostui era sopra la guardia di Roma.

[u.r. 16.04.2020]