STOLZARE v.

0.1 stoizao, stulsa.

0.2 Etimo incerto: lat. tardo astella 'scintilla' (Nocentini s.v. stolzare) o longob. *stultjan 'camminare con passo rigido, a sbalzi' piuttosto che lat. volg. *extollutiare 'saltare' (Mastrelli, Stolzare). || Sembrerebbe avvalorare la prima ipotesi la forma verbale stóltsa 'salta' rif. alla scintilla di AIS V 926, p. 536 (Mercatello, PU).

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.

0.4 In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, a. 1360.

0.5 Per la diffusione dial. del tipo lessicale in area mediana (Marche, Abruzzo, Lazio sett.) e nella Toscana sud-orientale, a conferma della ristretta localizzazione delle testimonianze antiche, cfr. Mastrelli, Stolzare, pp. 227-32 e 242. A sostegno dell'etimo proposto, Nocentini s.v. stolzare, mette in relazione la voce col romagn. stloza 'scheggia'.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che balzare.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 05.11.2018.

1 Lo stesso che balzare.

[1] ? Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 5.3848, pag. 352: Se calda č l'acqua, questo effetto cessa?» / Dico che l'acqua fredda fa ripulsa / Di questi raggi che nel vetro dąnno, / Sģ che lo caldo verso il panno stulsa. || Forma prob. riadattata per la rima con ripulsa.

[2] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 27, pag. 256.11: «Non stao bene». Allora era seco moita bona iente, fra quali era lo sio miedico de piaghe. Questo li trovao la ionta. Puosto lo fierro, allo primo colpo stoizao in lą. Pochi peli della varva remasero nello ceppo. Frati minori tuoizero sio cuorpo in una cassa, ionto lo capo collo vusto.