0.1 paesan, paesana, paesani, paesano, paiesani, paysana, paysani.
0.2 Da paese.
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.).
In testi mediani e merid.: Anonimo rom., Cronica, a. 1360; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Chi è nato o abita in un paese. 1.1 [In partic.:] abitante del contado (specif. del territorio che si estende intorno a un insediamento urbano). 1.2 Chi è sottoposto a un'autorità sovrana, suddito. 1.3 Chi nasce o abita nello stesso paese, compaesano. 2 Agg. Che appartiene alla cultura del luogo natio, proprio della patria. 2.1 Agg. [Di un sentimento:] rivolto verso la propria patria.
0.8 Irene Falini 23.01.2020.
1 Chi è nato o abita in un paese. || In contrapposizione a forestiero.
[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 26, pag. 109.28: Pir kista sua grande sanctitate, li pays[an]i aviano factu una custuma intra loru, ki a vichenda li portavanu alcuni prisenti...
[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 28, vol. 2, pag. 332.38: egli [[...]] tornossi in Campania, spezialmente per racquistare Nola, ove tutta la moltitudine de' Sanniti e li paesani di Nola s'erano ridotti alla venuta del dittatore.
[3] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 12 [Medea a Giasone], pag. 536.9: O perché noi paesani dell'isola di Colcho vedemmo mai la vostra grande nave chiamata Argon?
[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 32, pag. 34.9: surgerà una guerra che quella terra ne fia disfatta che ora si chiama Giustinopoli, ché non vi rimarrà pietra sopra pietra; e gli paesani si partiranno, e mai non si rifarà la detta terra...
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 113.33: issu Xerses era aiutatu da la perfidia et da la malvastati di li paysani di quilla regiuni et eciandeu da la oportunitati di lu locu.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 9, vol. 1, pag. 120.17: tutta Puglia disabitò quasi de' paesani, e abitò di Longobardi...
[7] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 26, pag. 227.25: Moite terre teneva occupate della Chiesia, la citate de Forlì, la citate de Cesena, Forlimpuopolo, Castrocaro, Brettonoro, Imola e Giazolo. Tutte queste teneva e tiranniava, senza moite aitre castella e communanze le quale erano de paiesani.
[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 12, vol. 2, pag. 298.25: in più parti de· Regno si cominciarono a ffare raunanze di gente malandrina disposta a rubare, e facieno loro capitano, e rompieno le strade, e corrieno per lo paese ora in una ora in un'altra parte, forte conturbando i forestieri e ' paesani con rapine, e violenze, e omicidi...
[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 59, pag. 648.17: Oggi la tengono i Viniziani tirannescamente e hanno di quella cacciati molti antichi paesani...
- Agg.
[10] Doc. fior., 1311-50, 60 [1349], pag. 661.21: Qua è preso per partito, quando paia a' caporali paesani di costà e a te, che Guardatrote si disfaccia fino alla terra...
[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 28, vol. 2, pag. 494.2: Tornati li Ungari del parmigiano il legato, perché non gravassono dentro i Bolognesi, li mandò sopra Luco, dando voce di volere rivolgere un fiumicello che corre verso Castello Sanpiero sopra Luco; e per fare la mostra apparente ragunò maestri paesani a cciò fare...
[12] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 8, pag. 146.1: Avendo adunque il conte il figliuolo e la figliuola acconci, pensò di più non volere dimorare in Inghilterra, ma come il meglio poté se ne passò in Irlanda; e pervenuto a Stanforda, con un cavaliere d'un conte paesano per fante si pose...
[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 102.7: E nuy non avimmo in queste parte tanta potentia che potessemo resistere a lo re Thelamone e a li suoy sequace, nén che ne potessemo subiugare nulla citate di Grecia, tanta nce èy in queste parte habundantia de gente paysana.
1.1 [In partic.:] abitante del contado (specif. del territorio che si estende intorno a un insediamento urbano). || In contrapposizione a cittadino.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 104.15: Dice Tulio che quella constituzione è appellata negoziale nella quale si considera per usanza civile, cioè per quella ragione la quale i cittadini o paesani sono usati di tenere i· lloro uso o in loro costuduti, o per equitade, cioè per legi scritte, chente ragioni debbiano essere sopra quella constituzione.
[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 137.12: Quando i nemici furono presso a Roma, i paesani delle ville e de' casali si fuggirono alla città, e fornironla da tutte parti.
[3] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 3 [Briseide a Achille], prol., pag. 436.1: quando Achille venne ad oste sopra Troia, elli capitòe a Lerne nel contado di Troia, ov'elli sconfisse et uccise molti paesani e mise a fuoco tutta la contrada...
[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 7, pag. 127.26: Lo Re di presente argomenta alla difensione della sua corona, e intorno a lui nel suo reale palagio fece venire gli nobili cittadini e paesani, e gli suoi soldati.
[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 59, terz. 38, vol. 3, pag. 159: Nel predetto anno i Paesan del sito / d' intorno a Bruggia tutti si levaro / contro a' Nobili lor con mal partito...
- Agg.
[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 107, vol. 2, pag. 272.20: i· rre di Navarra si mantenea di fuori correndo e predando intorno a Parigi e altre ville circustanti sanza trovare contasto fuori che delle mura, e continovamente sua gente crescea d'Inghilesi, e ssì di gente paesana pronta e disposta a mal fare...
1.1.1 Chi vive e lavora in campagna, contadino.
[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 3, pag. 288.24: È quella città sita nelle fini de' Melessi genti di Spagna, i campi della quale sono fruttiferi, e ancora in quegli i paesani cavano l' ariento...
[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 66.22: Ciagliu è una grande città presso ala quale ha una montagna salata, e' paesani fanno bollire la terra di quella e l'acqua si converte in sale bianchissimo.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 26, vol. 2, pag. 318.15: Il perché avenia che dove unque s'alloggiavano, eziandio per pochi dì, secondo loro patti e convegne tutto consumavano e guastavano in forma, che a' paesani toglieno la fatica di fare la ricolta.
1.2 Chi è sottoposto a un'autorità sovrana, suddito.
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 72.11: Se Isandra ingienera figliuoli maschi di tale seme, come detto avemo, sarà di vile condizione, ed essendo ciò, da paesani del Re rifiutato per signore...
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 34, vol. 1, pag. 65.14: i· rre accupò parte della giurizione di Borgogna, onde i baroni e ' paesani forte si sdegnarono contro al loro re.
[3] Lett. fior., 1375 (5), pag. 175.28: Ed è d' una grandisima guardia questa Firenzuola, e conviene che 'l Vicharo vi faccia una solenne guardia pure da' paesani suoi medesimi...
1.3 Chi nasce o abita nello stesso paese, compaesano.
[1] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 2 [Fillide a Demofonte], pag. 430.11: Ma io misera sono rifiutata da' miei paesani di Tracia, e dicono: "Deh, come le stae bene! Ella volle inanzi uno straniere che alcuno huomo del suo paese...
[2] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 17, pag. 43.6: egli è disposto, con tutta sicurtade, d'imprendere la battaglia personalmente per la salute di tutti li suoi paesani...
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 25, pag. 214.3: illo facea gran male de consentire che li suoy paysani e ll'altri suoy amici e parienti morissero cossì crodelemente per mano de li lloro nemici...
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 46, S. Gregorio, vol. 1, pag. 381.20: se voi disiderate d'ingrassare di dilizioso pasto, leggete l'operette del beato Agostino paesano vostro...
2 Agg. Che appartiene alla cultura del luogo natio, proprio della patria.
[1] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 12 [Medea a Giasone], pag. 543.13: Tu pur tornasti sano e salvo con victoria nelle cittadi de Emonia e ponesti in testimonianza della tua victoria la lana dell'oro a li paesani idii. || Cfr. Ov., Her., 12, 127: «Ponitur ad patrios aurea lana deos».
2.1 Agg. [Di un sentimento:] rivolto verso la propria patria.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 26, pag. 226.9: Che raysone lo mosse che lo devesse tanto avantare de gloria de honore, perzò cha diceva che Achilles avea muorti duy huomini chi se clamaro Hector, zoèy ipso Hector fortissimo, e ll'altro fo Troylo, frate suo fortissimo appriesso ad ipso? Certamente se no lo mosse affectione paysana, perzò cha illo era de la lengua greca commo fo Achilles e fo nato in Grecia, non se crede che se avesse muosseto con verace raysone ma plu toste per sobeto furore.