PAESE s.m.

0.1 paeçe, paes', paesa, paese, paesi, paesse, paexe, paexi, paeze, pagese, pagesi, pagiese, pagisci, pagiscy, pagisi, pagisy, paieçe, paiese, paiesi, paiesse, paiexe, paiexi, pais, paisci, paise, paisi, paixe, paixi, paize, pajese, pays, payse, paysi, paysj, paysy, payxe, payxi.

0.2 Lat. tardo pagensis (Nocentini s.v. paese).

0.3 Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.); Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lett. lucch., 1301; Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.); Lett. volt., 1348-53; Doc. amiat., 1370 (2).

In testi sett.: Disticha Catonis venez., XIII; Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Poes. an. bergam., XIII ex.; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. catan. (?), 1370/79 (2).

0.5 Forse s.f. (pagese) in Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 134.2: «Si alcuno monacho peregrino venerà de lontana pagese...» (trad. di «ex longinquis provinciis»).

Locuz. e fras. bel paese 1.1.

0.7 1 Territorio più o meno vasto, costituito da insediamenti urbani e contado, individuato da peculiari e omogenee caratteristiche fisiche, meteorologiche ed economiche (talvolta usato con il signif. generico di luogo). 1.1 Fras. Bel paese (detto per antonomasia dell'Italia). 1.2 [In partic.:] territorio che si estende intorno a un insediamento urbano, contado. 1.3 [In partic.:] centro abitato. 2 Territorio individuato dalla sottomissione a una medesima legge e da legami culturali distintivi. Estens. Insieme delle persone che vivono in tale territorio, popolo. 2.1 [In partic.:] terra natia, patria. 3 Fig. [Detto di un luogo ultraterreno, dell'aldilà (in contesti relig.)]. 3.1 Fig. Patria celeste (in contesto relig.).

0.8 Irene Falini 23.01.2020.

1 Territorio più o meno vasto, costituito da insediamenti urbani e contado, individuato da peculiari e omogenee caratteristiche fisiche, meteorologiche ed economiche (talvolta usato con il signif. generico di luogo). || Può indicare sia una regione nella terraferma sia un'isola.

[1] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), canz. 9.2, pag. 220: Troppo son dimorato / i· llontano paese...

[2] Lett. sen., 1260, pag. 267.28: (E) sapi, Iachomo, che se nel paese di Francia si guadagniase melglio che no vi si può guadagniare ogi...

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 129.12: Italia è migliore paese che Francia...

[4] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 103.2: Pittagora fue lo primo filosofo e fue d'uno paese che avea nome Samo.

[5] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 15, pag. 135.2: Cavalcando el Saladino per uno paese ch' ad uno suo cavaliere donato avea, e vedendo esso paese più bello ch' alcuno altro ch' êllo regno suo fosse...

[6] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 154.13: Anibal lassao Astubal suo frate in Yspania e con una parte de lo exercito venne per Gallia e passao a lo monte Iovis. Et inperçoké non sapea lo paiese, fallio la via.

[7] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 34, pag. 57.3: llo re Churruciato venne di lungissimo paese per trovare la sapientia di Salamone...

[8] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 49, pag. 82.13: «Cavalieri, di che paese siete voi?» E T. disse: «Io sono di Cornovaglia».

[9] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 5, pag. 9.1: elli mi trasse di mia contrada per belle paraule e menòmi in questo paese.

[10] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 39, pag. 55.16: Le ville e le castelle ànno grande abondanza d'ogne buona cosa; lo paese è temperato, e adorano Malcometto. Quivi àe bella gente e le femine sono belle oltra misura.

[11] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 157.23: Ma tanto sappiate che lla loro natura si diversificha secondo il paese là dov'elli crescono, ch'elli sono di quelli che nascono in paese chaldo, e altri sono che nascono in paese fredo, e altri sono che nascono i· luogho tenperato.

[12] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 27, pag. 151.22: In killa casa midemi de killu Narsu sì nchi era unu spataru, lu qualj era de unu paysi ki si chama Bulgaria e d'estraniu linguaiu...

[13] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 1, pag. 201.2: la dea con enfiammato core venne in Eolia nel paese de' venti, in luoghi pieni d'Austri furiosi.

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.94, vol. 1, pag. 235: «In mezzo mar siede un paese guasto», / diss' elli allora, «che s'appella Creta...

[15] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 19, ch., pag. 263.24: quando l'acque del Nylo coprivano quello paese...

[16] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 8.7: La nave tagliata ne' suoi monti, per vedere istrano paese, non era ancora discesa nell'acque...

[17] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 24, pag. 115.14: Libia è uno paese che siede in mezzo giorno, del quale dicie Luchano che dopo la gran battaglia che fu tra Cesare e Pompeo, Catone, che era de' capitani di Pompeo, poi che furo sconfitti, fuggì con grande gente de' Romani per lo paese de Libia, nel quale luogo trovò molte diversità di serpenti e tutto el paese renoso...

[18] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 45.30: Appiu [[...]] andau in quillu paysi qui iaci intra Thamuntala, nobili parti di lu paysi Atticu, et intra Caristu, vicinu a lu mari di Calcidia, et avi nomu Celeeuboe.

[19] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 80, vol. 2, pag. 285.16: Questa pestilenzia avenne per lo verno dinanzi, e poi la primavera e tutta la state fu sì forte piovosa, e 'l paese è basso, che l'acqua soperchiò e guastò ogni sementa.

[20] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la santa castitade, vol. 1, pag. 211.9: donda ve' tu? E q(ue)llo si respose che ello vegnea de um pays...

[21] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1048, pag. 67: Ihesù piliaro enco[n]tenente / et menarlo vilanamente / a uno loco k'era comuno, / ke non era pur solo d'uno, / ante era publico e palese / ad omni hom del paese...

[22] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 1, pag. 4.3: Normandia est una patria, oy una regioni, in li paysi di Franza, versu la tramontana, inpressu la insula di Ingliterra.

[23] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 7, pag. 42.5: Grecia si ha otto paesi, ciò è Dalmace, Pirus, Latez, Tesaglia e Macedonia e Archia, e due paesi n'ha in mare, ciò è Cleta [e] Cicades...

[24] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 16.58, pag. 383: Tanto è questo paese aspro e silvestro / in verso l'Etiopia, ch'a passarvi / impaccio pare a ogni gran maestro: / perché le selve e ogni bosco parvi / formiculare di vari serpenti...

[25] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 5, pag. 657.13: In Frioli, paese quantunque freddo lieto di belle montagne, di più fiumi e di chiare fontane...

[26] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 4, 12.6, pag. 357.1: Boezia è uno paese in Grecia, come è Toscana in Italia, nella quale Boezia è la città di Tebe.

[27] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 159.19: et eu continuamenti ci spiava di kistu paisi, et chakidunu iornu impiiurandu li noveli, eu pirditi la spira[n]ça di po[tiri] tornari a lu venerabili monasteriu.

[28] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 52, terz. 59, vol. 3, pag. 84: Poi per la forte piova, che allor venne, / che diventaro i paesi pantani...

[29] Lucidario ver., XIV, L. 1, quaest. 135, pag. 70.9: ben voravo savero perqué li vene li tri rei [adorare Yesu Christo de cossì longi paiexi perch'elli fo de tre provencie.

[30] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 119.2: Le vestimente a li fratri siany dati secu(n)do lu qualitate de ru, inp(er)czò che i(n)nelle pagese frede se habenu plu besongi che i(n)nelle calide.

1.1 Fras. Bel paese (detto per antonomasia dell'Italia).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 33.80, vol. 1, pag. 571: Ahi Pisa, vituperio de le genti / del bel paese là dove 'l sì suona...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 5.56, pag. 441: «Fammi tanta grazia, ch'io / torni a riveder quel bel paese / d'Italia, dico, dov'è il mio disio».

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 146.13, pag. 202: Poi che portar nol posso in tutte et quattro / parti del mondo, udrallo il bel paese / ch'Appennin parte, e 'l mar circonda et l' Alpe.

[4] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 33, 79-90, pag. 834.16: Italia è una regione, dove per tutto s'usa questo vocabolo , volendo affermare, et è comunemente chiamata, reputata bella, e però dice bel paese...

1.2 [In partic.:] territorio che si estende intorno a un insediamento urbano, contado.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 4.55, pag. 208: Sangimignan, Pog[g]iboniz' e Colle / e Volterra e 'l paiese a suo tene...

[2] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 164.35: Rames solea essere di grande affare in nel tempo passato: ché si è come fondamento della t(er)ra di Gerusalem e del paese di torno.

[3] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 191, pag. 854: Poco stando, lo povol bolognese / sì se fermòno senç' altre contexe / de dover dare Bologna e 'l paexe / a la santa Ghiexia...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 36 rubr., pag. 252.11: come Cesare entrò in Amonda, e tutto il paese d'intorno gli obbedì.

[6] Quad. Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 252.34: Ite(m) iij s. par. sa(bato) quindici d'ottobr(e), che spese Ceccho di Stricha n(ost)ro quando andò a Vitrì (e) p(er) lo paese i(n)torno.

[7] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 536.11: Nel paese de Narni, proprio in quel luogho dove quel fiume che se chiama la Nera mette nel Tevere, quive subitamente aparvero chavalieri in grande quantitade sotto bandiere tucti piene d'aquile...

[8] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 15, proemio, pag. 282.5: Nel Genesi, capitolo XVIII, dice, che piove il Signore sopra Soddoma e Gamorra fuoco di solfo, e somerse tutte quelle cittadi in tutto 'l paese d'intorno...

[9] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 204.28: Per gle Ghebeline c' entraro egl signore da Basche con grande quantitade de cavaliere e de pedone e con altre Ghebeline de Tode e de tutto el paese e de la contrada.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 19, vol. 1, pag. 25.25: Clodoveo il Capelluto [[...]] prese la città di Cambragio e 'l paese d'intorno...

[11] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 13, pag. 6.2: Di poi Giano li donò uno luogo cioè un poggio bello in sul quale poggio fondò e murò una città, non molto grande per lo bello sito ch'egli era con uno bello paese d'intorno.

[12] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 63, terz. 95, vol. 3, pag. 208: Messer Vergiù [[...]] arse que' Borghi, e cavalcò a Reggio, / e tutto intorno gli guastò il paese.

1.3 [In partic.:] centro abitato.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 51, pag. 165.18: sì non è gran tempo che de' cani di campagna e del paese si raunarono insieme in uno luogo...

[2] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 248.14: 1232. Era podestade di Lucca Aldibrandino Aldimari et d.no Lambertesco di Fiorenza et andammo a Barga et guastammo lo paese...

[3] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 204.13: quella imagine rapresentava il paese di Roma.

[4] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 26, pag. 109.9: Recunta sanctu Gregoriu ki in lu payse de Beneventu fo unu patre sanctu lu quale appi nume Menna...

[5] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 34, vol. 2, pag. 48.9: I Galli [[...]] passarono gli Alpi [per dirupati strabocchevoli], e intraro nel paese di Torino...

[6] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 15, proemio, pag. 281.34: intorno al paese di Sodoma procedette la vendetta infino alli animali...

[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 99.6: pervinniru in li contrati dubiusi di unu paysi ki avia nomu Cuma...

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 23, vol. 1, pag. 34.9: Saturno arrivò nel paese di Roma che allora signoreggiava Giano, uno de' discendenti di Noè...

[9] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 26, pag. 120.11: Chamutu [[...]] dimandau di gracia di andari et stari in Calabria, in lu paysi di Militu...

[10] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 135.28: 'l signore di Lucha, cioè Chastruc[i]o non era in paese, ma era ito a Roma...

[11] Doc. amiat., 1370 (2), pag. 105.25: Quello ch' io feci di Chalegiano el feci solam(en)te p(er)ché gente strania no(n) s' anidasero là entro (et) guastasero el paese (et) no(n) artatam(en)te.

2 Territorio individuato dalla sottomissione a una medesima legge e da legami culturali distintivi. Estens. Insieme delle persone che vivono in tale territorio, popolo.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 7, pag. 165.19: La prima ragione si è, che noi vedemo li uomini che vanno in Francia o nella Magna, ovvero in altra terra, essendo d'altro paese elli non possono mai sì bene apprèndare il linguaggio, che quelli del paese nol cognoscano...

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 74, pag. 29: Se boy avere 'nfray l' omini natura de cortese, / A lu modo conformate ke ttrovi nu paese: / Scì genuese a Genua et en Pulia appuliese...

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 21, vol. 4, pag. 349.9: debbe il signore raunare lo consiglio secondo il costume del paese...

[4] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 17, pag. 200.11: Ène donqua da elegere paese temperato a ordinamento de cità o de rengno.

[5] Lett. lucch., 1301, pag. 110.9: Unde a noi pesa, né noi a Luc(cha) no(n) troviamo p(er)sona da ma(n)dare ora di lae che sofice(n)te fusse, (e) p(er)cioe noi vo ma(n)damo dice(n)do p(er) altre letore se voi pare sofice[n]te a noi bene pare Betto Antelmini, [[...]] v(e)l altro che voi chrediate sia buono (e) sofice(n)te p(er) lae dimorare p(er) li nossi fati, p(er)ché a lassare istare lo paese che noe v'abia p(er) noi non è bene né se(n)no.

[6] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr. cap. 5, pag. 234.38: no dé portare vistimente tropo desguisate, perçò ch'ele mostrano l'omo vano e de pocha substantia, me dé le portare bele et acunçe, ben calçato e ben petenato e ben fornito lo capo, segondo lo so tempo e segondo l'usança del so paese.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 1, pag. 214.27: E che paese sì barbaro permette quello costume, che semo vetati dall'albergo della rena?

[8] Lett. pist., 1320-22, 20, pag. 73.18: Di Alamangnia si dice, che v'àe parlamento intra quello di Baviera e' Re di Buemia e i prelati e' Baroni e comunanze del paese: e se s'acordranno a ubidire lo Papa, le cose andranno tosto a buono fine.

[9] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 10, cap. 31, vol. 2, pag. 414.33: per autorità de' Perugini s'era il paese ribellato...

[10] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 16 [Paride a Elena], pag. 572.12: elli vi rapitte del dilectoso giuoco chiamato palestra, nel quale voi, all'usanza del vostro paese, ignuda con l'altre donne mescolate con gl'uomini danzando vi dilectavate. || Cfr. Ov., Her., 16, 151: «More tuae gentis».

[11] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 118.9: Arçia, Ansefile, le triste moier de Poliniçe [e de Tideus] fiole del misero Arasto e Vagni che fo moier de Canpaneo con molte del paixe d'Argi se parte a muodo de topine e mal in ordene, e vien a Tebe, e domanda a Crion che per l'amor de dio 'le i dia parola ch'ele posa sotorar li suo' morti o farli arder, - «li qual de puça à coroto questo vostro paixe».

[12] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 325.20: tutto il paese commosso ad arme, in ajuto al Re viene.

[13] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 37.5, pag. 265: Ipolita [[...]] armò il suo paese, / ch' assai sicura poteva dormire...

[14] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 69.27: gli santi altar de De' eran desfachij e strepai via, gli sacrificij e le offerte da purificar-se e le gran feste e solennitae eran andachie in frasso, e fon tirai via dal canto devoto d'i salmi del profeta e fon menai in pelegrin paixe e provòn chomo è fachia la segnoria d'i barbari chi no intendevan né eran intexi, e fon dachij in man de fere bestie quamvisde' ch'i portassan figura humanna.

[15] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 102, pag. 22: in urbe, in le ville, in castella, / de ytalico paiese sì afflicto.

[16] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 71, vol. 3, pag. 465.1: Il legato veggendo così corrotto il paese, se n'andò a dimorare a Benevento...

[17] Lett. volt., 1348-53, pag. 180.13: Ricordiamvi, se non avete mandato in Sardigna come qua deliberaste, che farete bene a mandarvi con sollecitudine, però che, come ragionammo questo paese s'apparecchia a grandi novità...

[18] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 16, par. 3, pag. 91.27: La IIIJ spezia di marrie reale è quella ch'è ssecondo il tenpo eroiches e voluntariamente e ssecondo la leggie del paese.

[19] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 53 rubr., pag. 123.9: Berto Folchi, essendo in una vigna congiunto con una forese, alcuno viandante passando di sopra un muro, non accorgendosi, gli salta addosso, il quale credendo sia una botta, fuggendo grida accorr' uomo, e mette tutto il paese a romore.

[20] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 12, 17.7, pag. 154: E stando Giosafà, con puro effetto, / ne la suo signoria, cresceva assai / in grazia e in virtù e intelletto; / di sì giusto signor non s'udì mai / che per tutto 'l paese rinsonava / la grazia e 'l senno che costui guidava.

2.1 [In partic.:] terra natia, patria.

[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 2.39, pag. 124: Lasso, ch'io sono incap[p]ato! / Veg[g]iom' i[n] strana contrata / e son lontano da li miei paesi.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 178.8: Io sono cacciata et abandono il mio paese e lla casa del mio marito...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 39, pag. 40.4: per lo suo paese si dee l'uomo mettere ad ogni rischio...

[4] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 13.3, pag. 764: Satiro, como dice la scritura, / ad omo e ad animalia resomiglia: / fore de suo paese poco dura...

[5] Disticha Catonis venez., XIII, Prologo, pag. 41.4: Conbate p(er) lo to paese. || Cfr. Dist. Cat., Prologo, 58: «Pugna pro patria».

[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 36, vol. 3, pag. 356.21: tutte le terre sono paese al prode uomo, sì come 'l mare al pesce.

[7] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 8, pag. 180.26: Molti certo quando la inmoderata gloria nelle cose di batallia demandano, sé et l'oste suo perdiero, la libertà del paese sotto la servitute dei nemici redotta... || Cfr. S. Tommaso D'Aquino, De regno, 8: «libertate patrie».

[8] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 369, pag. 338: Et de lu soy pagese / omne cresta ammuriata, / la Letitia preiata / fay gire ad perdementu.

[9] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 104, pag. 169.3: colui ch'è dentro a suo paese assalito, è più valente che colui che 'l viene assalire, ché sua forza gli adoppia.

[10] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 4, vol. 2, pag. 295.3: nobile e onorabile cosa è morire l'uomo per lo suo paese...

[11] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 3 [Briseide ad Achille], pag. 439.9: Io sono quella che viddi struggere le belle fortezze di Lerne, mio paese...

[12] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 41, pag. 375, col. 2: Trenta sei anni regnatu / avea lu imperiatu / quando ipso divisone / et questo commandone / per tucto sou pajese: / terrazano et forese / vadano ad sacrificare / l'idoli che fece fare.

[13] Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 4, pag. 209.26: «Io ve digo veraxiamentre che nexun homo è tegnudo per profeta in lo so paise». || Cfr. Luc., 4, 24: «nemo propheta acceptus est in patria sua».

[14] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 781, pag. 180: Con poca gente revenne allo pagese sio.

[15] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 2, par. 2, vol. 1, pag. 73.22: comu nui avimu per usancia in nostru paysi a li festi et a li noczi dari maracxi di acqua rusata et nanfia...

[16] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 319 rubr., pag. 341.8: può l'uomo dimenticare lo suo paese?

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 59.10: Adunqua te voglyo compietare e darete consiglyo et ayuto perché puoczi avere honore e victoria de quisto thesauro senza lesione de la toa persone, e puozetende sano e salvo tornare a lo payse tuo.

3 Fig. [Detto di un luogo ultraterreno, dell'aldilà (in contesti relig.)]. || Può indicare sia l'inferno che il paradiso.

[1] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 29, pag. 149.22: E secondo che le vie sono diverse, così menano l' anime a regnare in diversi paesi: perché quella de' vizî mena a regnare l' anime nel paese della morte, appellato ninferno; e quella delle virtù mena a regnare l' anime nel paese della vita, ch' è detto paradiso.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 20.19, pag. 133: Menato en quisto paese, / non recasti da far spese; / ma 'l Signor te fo cortese, / ché 'l Suo ben volse a te prestare.

[3] Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.), 251, pag. 316: Asai de lunga vegni, del paese / del paradiso ch' è delitiano...

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 108.40: Tutti i buoni uomini in questo secolo sono strani e pellegrini. Strani sono che son fuori di lor paese, cioè di paradiso, ch'è la parte e 'l retaggio de' buoni, e santi uomini.

[5] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 102, pag. 335.38: Il paese suo è sovrano, e celestiale, il qual cigne dentro al suo cerchio tutte le cose, nel quale è rinchiuso il mare, la terra, l'aere, e 'l fuoco, che le cose umane divide dalle divine...

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 189.8: se pure a Dio volete servire, tutte le cose mondane lasciare si conviene, e solo contemplare le cose del celestiale paese...

[7] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 34, pag. 459.32: Questo nobile uomo che va in lungo paese è Cristo, il quale andò nel paese del paradiso...

[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 1, L'Avvento, vol. 1, pag. 18.17: "Fatta la purgazione del mondo, Dio dividerà il caldo da lo splendore di quel fuoco, e tutto il caldo manderà di sotto al paese de' dannati, acciò ch'eglino abbiano più tormento; e tutto lo splendore manderà al paese de' beati, acciò ch'abbiano più allegrezza".

3.1 Fig. Patria celeste (in contesto relig.).

[1] Poes. an. bergam., XIII ex., 67, pag. 69: La cinquina zaschun inte<n>za: / quaranta dì in gran beleza / plusor fiada con dolzeza / ay so amis' / sì se demostrà molt de vis / quel ch'è senior dol Paravis, / volse tornar in so pais / al Padr'in gloria...