0.1 sorbi, sorbo.
0.2 Lat. sorbus (Nocentini s.v. sorbo).
0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.); Gloss. lat.-aret., XIV m.
In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).
0.7 1 [Bot.] Albero da frutto della famiglia delle Rosacee Pomoidee (Sorbus domestica). 1.1 Legno ricavato dal sorbo. 2 [Bot.] Frutto del sorbo.
0.8 Irene Falini 27.01.2020.
1 [Bot.] Albero da frutto della famiglia delle Rosacee Pomoidee (Sorbus domestica).
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 102.5: scorza di sosino, di nespolo, di sorbo e di melo grano o cotongno...
[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 27, vol. 2, pag. 185.1: Il legno del sorbo è sodo e non tiglioso, ma agevolmente frangibile, per la qual cosa ottimamente si pialla e pulisce, onde molto è convenevole a' lavori di vasi e degli scrigni, e degli assi e tavole, le quali richieggono la faccia di sopra pulita e piana, e il suo legno è rosso. || Corpus OVI.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 22 rubr., pag. 162.17: Degli arbori pomiferi, peri, meli, sorbi, e castagni.
[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 296.18: hec sorbus, bi, el sorbo.
[5] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 39, pag. 50.16: Item falli fari unu bagnu di acqua pluviali duvi sia coctu scorchi di chelsi, di sorbo in kissu: multu li iuva.
- [In contesto fig., in contrapposizione al fico].
[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 15, 55-78, pag. 413.22: tra li lazzi sorbi; cioè aspri, Si disconvien fruttare al dolce fico; cioè non si convien che il fico, che è dolce, frutti tra li sorbi che sono aspri; e così per simile non si conviene che tu, che se' buono e dolce, stii tra ' Fiorentini che sono aspri e rei.
[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 15, 55-78, pag. 414.1: l'autore in questo parlare di ser Brunetto usa uno colore, che si chiama denominazione in latino, et in greco metafora; quando una dizione si tramuta dal suo proprio significato allo impropio, come fa l'autore che pone li sorbi per li aspri cittadini, e lo fico per lo dolce, come era elli e li suoi simili...
- [In espressione proverbiale].
[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.65, vol. 1, pag. 249: Ma quello ingrato popolo maligno / che discese di Fiesole ab antico, / e tiene ancor del monte e del macigno, / ti si farà, per tuo ben far, nimico; / ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico.
[1] Stat. fior., a. 1364, cap. 33, pag. 100.28: se in alchuna cella overo luogo, overo a quella cella e luogo, trovassono che quello cotale che vende vino, overo vendere faccia, tenesse alcuno desco, overo deschetto, piallato di noce, overo di sorbo, overo altro achoncio a giuoco o da giuocare... || Cfr. 1 [2].
[1] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 7.9, pag. 428: Sorbi e pruni acerbi siano lìe, / nespole crude e cornie savorose...