NEGRUME s.m./s.f.

0.1 negrume, nigrumi.

0.2 Da negro.

0.3 Angelo di Capua, 1316/37 (mess.): 2.

0.4 In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Ciò che è nero. Fig. Insieme di ciò che è malvagio, iniquo, contrario al bene. 2 Femm. Oscuramento causato da pulviscolo nell'aria; lo stesso che caligine.

0.8 Lucrezia Zuccaro 18.10.2018.

1 Ciò che è nero. Fig. Insieme di ciò che è malvagio, iniquo, contrario al bene.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 3.169, pag. 21: Costui [[scil. Iexù]] discaççeràe tutto il negrume / quanto àe bisogno.

2 Femm. Oscuramento causato da pulviscolo nell'aria; lo stesso che caligine.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 8, pag. 150.2: Vulcanu [[...]] gictau fora per la bucca smisurati fumi et cumbuglau la gructa di una cheka nigrumi miscata cum focu. || Cfr. Aen., VIII, 253: «involuitque domum caligine caeca».