0.1 lischati, lisciata, lisciate, lisciati, lisciato, lissata, llisciata.
0.2 V. lisciare.
0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.).
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.); f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.
0.7 1 Privo di scabrosità; levigato. 1.1 Sost. Terreno spianato. 2 Ornato con cura; elegante. 2.1 [Con rif. a un discorso o a un comportamento:] privo di spontaneità; affettato, studiato. Estens. Ingannevole.
0.8 Luca Morlino 27.06.2016.
1 Privo di scabrosità; levigato.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 206.17: Le lagrime che da li ochi le scorrevano per la faze pareano de avere quella semeglyanza commo se alcuno arrosasse oy vagnasse de aqqua ben lucente una tabola ben resblandente de avolio ben lissata.
- [Con rif. alla pelle:] privo di rughe.
[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 207.25: Turnu, sguardandu li lagrimi di Lavina, li quali scurrianu per li soy maxilli blanki et russi comu rosi di mayu et lischati comu avoliu, et plui si allumava di amuri...
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 24, pag. 158.18: «Neuna fatica recusano le mani che al'arme si trasportano dal'aratolo; l'unto (e) lo lisciato viene meno nela prima polvere».
2 Ornato con cura; elegante (anche con uso di sostanze cosmetiche).
[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 10, pag. 17.26: Ma se vedi la femina che sia molto lisciata, no l'amare, se ttu no lla vedi prima un altro die quando no è festa, però che quella cotale non suole essere bene costumata.
[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 371.9: E anche gioverà ad alcuno, quando la mattina per tempo la donna non sarà lisciata, andare subito ad essa.
[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 15.18, pag. 45: Ma scalza e mal vestita, / Non petinata né llisciata molto, / Como il poder della casa richiede, / Sì prochuri d' andare...
[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 22, pag. 22.36: E Merlino le parlò e disse: «Madonna, tu se' molto ben vestita e lisciata e aconcia...
[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 309.6: e le vostre vestimenta ànno le maniche lunghe, e avete i vostri capi ornati e lisciati con ghirlande.
[6] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 29, pag. 627.12: son più bellezze nelli ornamenti che nel corpo della donzella, la quale è ben lisciata e addornata.
[7] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.), XVII.32, pag. 192: E tu, Bacco, [[...]] giovenetto sempre, el capo piano / porte e lisciato e la non tonsa coma... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[8] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 12, 58.6, pag. 653.4: [dipinta]: cioè lisciata.
- [Rif. alla Luna].
[9] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 719-776], pag. 116.8: E o Luna, la quale suoli andare con lisciato volto agl'iddiei, io ti mostrerrò loro turbata con pallido volto...
2.1 [Con rif. a un discorso o a un comportamento:] privo di spontaneità; affettato, studiato. Estens. Ingannevole.
[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): Orni altressì le parole e liscile; forse che credi piegare, come si piegano talotta l'altre persone per belle parole lisciate? || Manni, p. 120.
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 400.9: Nelle quali cappe significa per lo piombo, la gravezza e viltade della loro coscienza spirituale, ricoperta di fuori con lisci[a]ta bellezza d'onestà...
[3] Ugo de le Paci, a. 1375 (fior.), 124b.11, pag. 117: Tra lor partito è 'l bello ed han poch'anni, / or meno or piú però sanza difetto, / e viste non lisciate, sanza inganni...