OCCASO s.m.

0.1 occasi, occaso, occasso, occasu.

0.2 Lat. occasus (DELI 2 s.v. occaso).

0.3 Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.): 2.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.).

In testi mediani e merid.: Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); f Sinibaldo da Perugia, Rime, XIV sm. (perug.).

0.5 Locuz. e fras. occaso del sole 1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Punto cardinale in corrispondenza del quale il Sole tramonta; Ovest. 1.1 Estens. Momento finale; termine. 1.2 [In contesto fig.:] luogo della dannazione morale e spirituale. 2 Parte della superficie terrestre situata a ovest.

0.8 Luca Morlino 22.03.2016.

1 Punto cardinale in corrispondenza del quale il Sole tramonta; Ovest.

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. III, 3, pag. 128.8: Dovemo sapere che ortu[s] ed occaso d'alcuno segno non è altro che quella parte de l'equinoziale nascere che nasce col segno il quale nasce la mattina sopra l'orizonte, o vero quella parte de l'equinoziale tramontare che tramonta col segno che vae sotto l'orizonte.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.9, vol. 2, pag. 246: E i raggi ne ferien per mezzo 'l naso, / perché per noi girato era sì 'l monte, / che già dritti andavamo inver' l'occaso...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 27, 1-18, pag. 561, col. 2.9: Sí stava 'l sole, çoè, ch'era in Gange, e per consequens a quello emisperio era in occasu.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 371.6: Antico terreno è a me presso al fiume toscano, longo verso occaso, infino ai termini di Cicilia...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 5.90, pag. 351: Presa la testa e 'l corpo rimaso, / come nuvol per l'aire se ne gio / ora a levante e quando ad occaso.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 26, 121-142, pag. 683.15: cioè sempre tenendo in verso la parte del mezzo dì, ben ch'andassono in verso l'occaso.

[7] f Sinibaldo da Perugia, Rime, XIV sm. (perug.), XIV.226, pag. 173: prima ch'el sole in occaso relieghe, / questo dì farrà fine al mio tormento... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Estens. Momento finale; termine.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.2, vol. 2, pag. 513: Quando il settentrïon del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto / né d'altra nebbia che di colpa velo...

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 14, pag. 308.33: e conciò fosse cosa che da niuna delle parti fosse la battaglia incominciata, inchinando già il dì all' occaso, prima il Cartaginese, e poi il Romano rimenò le copie nel campo.

- Occaso del sole: tramonto.

[3] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 723-24], pag. 118v.46: çà lo meçodì haveva contracto le sottili umbrie et lo vespero et lo nascimento del sol era en spatio engual, çò è tanto era a vegnir alo occaso del sole quanto era passado dal nascimento del sol. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 [In contesto fig.:] luogo della dannazione morale e spirituale.

[1] f Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s. e t.q. (tosc.-pad.), 2.36, pag. 16: E già per influenza né per caso / che produca appetito o mal pensero, / non te volgesti mai verso l'occaso... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2 Parte della superficie terrestre situata a ovest.

[1] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 260, pag. 28: Li apostoli girando per tucto 'l mundu sparsu, / in meridie, in oriente con septemtrion' e occasu, / in uno momentu trovàrose, facendo paci e basci.