PATERNO agg.

0.1 paterna, paterne, paterni, paterno, paternu.

0.2 Lat. paternus (DELI 2 s.v. paterno).

0.3 Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante, Convivio, 1304-7; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Relativo al padre; proprio del padre. 1.1 [Rif. a Dio padre]. 1.2 Relativo a un antenato; proprio di un antenato. 1.3 Ispirato da un sentimento affettivo simile a quello che lega un padre e un figlio; benevolente, sollecito.

0.8 Luca Morlino 07.03.2016.

1 Relativo al padre; proprio del padre.

[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 203.27: Mazzeo genitore a l'amato suo figliuolo P. salute e in tutte buone cose la paterna benedictione...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 14: Ma però che l'amore paterno passa tucti li altri, acciò che tu bene mi ritribuisschi (et) meriti, mei, tuo padre...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 45.6, pag. 176: 'N cinque modi appareme lo Segnor 'n esta vita: [[...]] lo quarto è paterno uso...

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 24, pag. 419.8: naturalmente vedemo ciascuno figlio più mirare alle vestigie delli paterni piedi che all'altre.

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 6.1115, pag. 195: Ché la villana natura paterna / Che passa nel figliuol naturalmente / Ripugna all'influenzïa superna.

[6] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 11, 106-117, pag. 266, col. 2.13: Raccomandò la donna sua, çoè che lasò la povertà ai soi fradi e ch'illi la dovesseno mantignire ed osservare sotto paterno precetto.

[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Canace, pag. 104.22: Già era presso all' uscio, quando il fanciullesco pianto pervenne agli orecchi paterni, e per lo suo indicio medesimo si manifestò.

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 34.4: Eciandeu la auturitati paterna fu altressì ben putirusa apressu Gayu Flaminiu.

[9] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 56.24: Pirro contradice e sta fermo per la virtù paterna; nè i chiostri nè esse guardie nostre non il possono sostenere.

[10] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 113, par. 3, vol. 2, pag. 165.6: se sirà cavaliere overo de schiacta de cavaliere da paterna linea overo conte, markese overo catanio, en quactrotanta pena punito essere degga.

[11] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 90.12, pag. 635: Questi sopra crudel rabbiosi cani / la bella donna giovene stracciaro / e gambe e braccia suoi tutte spezzaro: / amor paterno e fratern' obliaro.

[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 1, pag. 112.14: E desprexiando li studi de la sciencia mundana per li quai temete de definar da la via de Dee, renunciando eciamdee a la hereditae paterna...

[13] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.131, pag. 44: Ansalon vidi appender pe' capelli, / po' che fedò la camera paterna; / e tutto era infilzato da' quadrelli.

[14] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 65.21: e tignando la cosa celada quanto el podeva, molte fiade 'lo abraçava soa fia, la qual ognomo credeva che quello el fesse per amor paterno ch'elo li avesse.

[15] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 313.3: E poy la soa morte incontenente fo facto re Telemaco de lo paterno regno...

1.1 [Rif. a Dio padre].

[1] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 205, pag. 24: De la sedia superna / de la glorïa eterna, / co la benedission paterna / la qual v'è appresentata, / la promessïon v'è facta, / perché ciaschedun conbacta...

[2] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 58.4, pag. 99: Tu vedi il messagier di vita eterna / che tien le chiavi e tien la spada in mano, / e porta seco el divin e l'umano, / usando in noi la autorità paterna / perché non fia che tua colpa si sterna / da sua prudentia e dal suo veder sano...

[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 278.7, pag. 378: Preghiàn Iesù ch'è forte, giusto e pio, / che ci conceda aver lieta vittoria / del mondo e carn'e del demonio rio; / e per merto del sangue suo, la gloria, / la grazia e la benedizion paterna, / e l'infiniti ben di vita eterna.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 91, col. 1.18: ma misericordievolmente con affetto paterno è manifestato a' soli figliuoli, i quali aspettano consolazione dello eterno Padre.

[5] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.), XI.211, pag. 140: la paterna virtù, summa ed immensa, / che creò el mondo... || LirIO; non att. nel corpus da altra ed.

1.2 Relativo a un antenato; proprio di un antenato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.84, vol. 3, pag. 248: ond' io, che son mortal, mi sento in questa / disagguaglianza, e però non ringrazio / se non col core a la paterna festa.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.35, vol. 3, pag. 281: ma per chiare parole e con preciso / latin rispuose quello amor paterno, / chiuso e parvente del suo proprio riso...

1.3 Ispirato da un sentimento affettivo simile a quello che lega un padre e un figlio; benevolente, sollecito.

[1] F Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): Si non hai amor paterno, / 'l monno non girà obedenno: c'amor bastardo no è denno / d'aver tal prelazione. || Ageno, Jacopone, p. 212. La strofa è assente nell'ed. inclusa nel corpus.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.83, vol. 1, pag. 252: 'n la mente m'è fitta, e or m'accora, / la cara e buona imagine paterna / di voi quando nel mondo ad ora ad ora / m'insegnavate come l'uom s'etterna...

[3] Lett. volt., 1348-53, pag. 186.36: Berignone e Casoli anno ragione, siamo apparechiati la loro ragione udire e amectere con ogni paterna benignità e mansuetudine, secondo che dovemo e siamo tenuti.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 78, pag. 156.38: E dice: Figliuol mio: mostra in questa parola Virgilio paterna affezione all'autore; disse il maestro cortese.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 174.12, pag. 184: Vostra amistà paterna m'è sì a grado / che per vertù apprender già n'essalto...

[6] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 138.29: li iuveni clamanu li priory sou nonnos, la quale se i(n)tende paterna reverencia.