0.1 ramentovare, ramentovata; f: ramentovò.
0.2 Fr. ant. ramentevoir.
0.4 In testi tosc.: f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.
Att. solo in volg. dal fr.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Richiamare alla mente; ricordare.
0.8 Luca Morlino 09.03.2016.
1 Richiamare alla mente; ricordare.
[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Caes. Gal.] (H) 74, pag. 183.9: Cesare nel cominciamento dele sue parole ramentovò e ricordoe ad Ariobisto gli onori e 'l bene fatto del sanato e de' Romani... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 501, pag. 521.16: fino a la fine del mondo sarà sua prodezza racontiata e ramentovata...
[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 179, pag. 153.13: Ma egli facea maraviglie provate; colui fa a ramentovare di tutte cose...