0.1 ramognate, ramognerai; f: ramongnate.
0.2 Lat. volg. *remundiare (Nocentini, Ramogna, p. 35).
0.3 Arte Am. Ovid. (B), a. 1310/13 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1310/13 (fior.).
N Att. nel corpus solo fior.
0.6 N Si tiene conto di Nocentini, Ramogna.
Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.
Doc. esaustiva.
0.8 Luca Morlino; Paolo Squillacioti 28.02.2021.
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1310/13 (fior.), L. I, pag. 252.1: E benedici la donna e ramognerai colui che co· llei dorme, ma infra te di' che male abbia il marito! || Cfr. Ov., Ars. am. I, 602: «Et bene dic dominae, bene, cum quo dormiat illa; / Sed, male sit, tacita mente precare, viro.
[2] f Giovanni di Galles volg., XIV sm. (tosc.): Voi avete fortemente biastimato Antioco re perché ve condusse in queste parte: ora lo ramongnate perché ve n'ha facto uscire. || GDLI s.v. ramognare. Cfr. Ageno, Ramogna, p. 109 per l'originale lat.: «Nunc bene optate ei, qui vos ex hac voragine eduxit».
[1] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 288.19: Tra' quali i Fiorentini, con vocaboli isquarciati e smaniosi, e col loro parlare fiorentinesco istendendola e faccendola rincrescevole, la 'ntorbidano e rimescolano con occi e poscia, aguale e vievocata, pudianzi, mai pur sie, e berreggiate, cavrete delle bonti se non mi ramognate: e così ogni uomo se ne fa sponitore.
[u.r. 30.12.2023]