0.1 triboli, tribolo, tribule, tribuli, tribulo, trivulu; f: trigoli.
0.2 Lat. tribulus (Nocentini s.v. tribolo).
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. sen., 1324.
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Contr. Cristo e diavolo, XIV (ver.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.5 Anche s.f. (tribule).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.
0.7 1 [Bot.] Arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle zigofillacee (Tribulus terrestris) che produce frutti a forma di bacca. 1.1 [Bot.] Il frutto a forma di bacca di tale arbusto. 1.2 [In contesto fig.:] profonda afflizione spirituale; sofferenza. 2 [Armi] Arnese a quattro punte divergenti usato per contrastare l'avanzata del nemico. 3 Lo stesso che grimaldello.
0.8 Luca Morlino 05.03.2016.
1 [Bot.] Arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle zigofillacee (Tribulus terrestris) che produce frutti a forma di bacca.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 678, pag. 551: Rea femena no menda per manaça o bolbina: / figo no trai de tribolo, né uva de la spina...
[2] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 1 Par 21, vol. 4, pag. 110.7: [23] E disse Ornan a David: tolga e faccia il mio Signore re tutto quello che gli piace; e anche doe buoi per fare lo olocausto, e le tribule per legna, e grano per sacrificio; e tutto doe di dono.
1.1 [Bot.] Il frutto a forma di bacca di tale arbusto.
[1] f Poes. an. Uva cum fighe, XIV sm. (tosc.-pad.), 11: Gli altri che sum dentro buoni e non fora: / Chastagne, Ghiande, Trigoli e 'l Mioçielle... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
1.2 [In contesto fig.:] profonda afflizione spirituale; sofferenza.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 301, pag. 288: Quand plu per via de tribuli lo patïent fi tridho, / Tant è 'l provao in Criste plu fort e mei condio, / E intant acata l'anima dolzor plu stracompio...
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.129, pag. 158: O terra senza tribulo né spina, / germinatrice de onne bono frutto...
[3] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 47.11: et quanto piò n' anderàno in inferno, tanto fi peggio per tei, chè tucti ti fino fuochi et tribuli et pene.
[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 33, pag. 212.2: «[S]pinas et tribulos germinabit tibi». Spine et tribuli germinerà ad te.
[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 31, 25-42, pag. 691, col. 1.5: E di Fiorenza, çoè da quella cità dov'è piú briga, tribuli et odii, ch'è 'Fiorença', a quella santa Jerusalem celeste dove è la gloria e l'alegreça preditta de sovra.
[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 44, vol. 2, pag. 73.18: per questo detto intendono, che la terra in prima non avea prodotte spine, nè triboli, ma poi maladetta le produsse in pena, e confusione dell' uomo peccatore.
[7] Contr. Cristo e diavolo, XIV (ver.), pag. 30.27: e quanti plu n'andarà a l'inferno, tanto fi peço per ti, ke tuti te fano fogo, tribuli e pene.
1.2.1 Estens. Manifestazione di tale sofferenza.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 104.10: Chi serrà quillo chi per lo continuo poterrà audire chysti tuoy tribuli et adollorate vucy, concessa de cosa che nuocte e iuorno non fay altro che plangere?
2 [Armi] Arnese a quattro punte divergenti usato per contrastare l'avanzata del nemico.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 24, pag. 137.26: E spezialmente periro per l' arte de' cavalieri Romani, posciachè coloro vennero a battaglia, perchè incontanente per tutto il campo gettarono tribuli, ne' quali quando vi s' intoppavano i carri che corrieno, tornavano poscia al neente. Il tribulo è di quattro pali in croce confitti, il quale sta in su tre, fermi colla terra... || Cfr. Veg., Mil., III, 24, 3: «repente toto campo Romani tribulos abiescerunt...».
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 59, vol. 2, pag. 589.28: e messer Filippo in persona con alquanti di sua gente v'entrò dentro, e incontanente seminarono triboli di ferro, ch'aveano portati, per le vie d'onde i nemici poteano loro venire adosso, per impedire loro e' loro cavagli...
[1] Stat. sen., 1324, Pt. 3, cap. 1, pag. 241.11: nè fare, nè prestare, nè véndare tribolo; nè fare toppa ad alcuna chiave che arecata li fusse...
[u.r. 31.05.2022; doc. parzialm. aggiorn.]