VELTRO s.m.

0.1 veltres, veltri, veltro.

0.2 Fr. ant. veltre (DELI 2 s.v. veltro).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Serventese romagnolo, XIII tu.d.; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.).

0.6 A Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.): Veltro da Parasana.

N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

Già att. come antrop. in doc. lat. tosc. del XII sec.: cfr. GDT, p. 687.

0.7 1 [Zool.] Cane da corsa, snello e veloce, adatto alla caccia.

0.8 Luca Morlino 20.04.2016.

1 [Zool.] Cane da corsa, snello e veloce, adatto alla caccia.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 363, pag. 613: aostor ao sparaveri vol, e falcon mudhadhi / e veltres e segus, levrer encadenadhi...

[2] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 1.6, pag. 405: Alla brigata nobile e cortese, / in tutte quelle parti dove sono, / con allegrezza stando sempre dono, / cani, uccelli e danari per ispese, / ronzin portanti e quaglie a volo prese, / bracchi levar, correr veltri a bbandono...

[3] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 133, pag. 48.12: È il veltro una spezie di cani maravigliosamente nimica de' lupi...

[4] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 100-111, pag. 46.6: Veltri sono specie di cani molto veloci in corso, e per velocità avanzano le fiere, e piglianle et uccidolle, e così per convenienza della lettera, poiché à finto l'avarizia lupa, colui che l'ucciderà finge che sia veltro; cioè uno cane velocissimo...

[5] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 26.14, pag. 61: perché mi penso a qual condicion semo / chon aspri veltri che 'ntorno ci baglia.

[6] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.), IV.80, pag. 59: sciogliete i veltri che non fan rumore / ed ogne can moloso sia represo... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- [Come termine di paragone].

[7] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 12, pag. 53.10: ogni bontade propia in alcuna cosa, è amabile in quella: sì com'è nella maschiezza essere ben barbuto, e nella femminezza essere ben pulita di barba in tutta la faccia; sì com'è nel bracco bene odorare, e sì com'è nel veltro ben correre.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.126, vol. 1, pag. 221: Di rietro a loro era la selva piena / di nere cagne, bramose e correnti / come veltri ch'uscisser di catena.

[9] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 189.3, pag. 269: Né mai pote', con lusinghe o preghiera, / far ch' ella mai aspettar mi volesse, / ma com' un veltro se ne gía leggiera, / mostrando ben che poco le calesse / della mia vita...

- [In contesto fig.].

[10] Serventese romagnolo, XIII tu.d., 42, pag. 881: En levere s'è avançatu, - e 'l leone asalì lu veltro, / ché paragunato - s'è l'oro e peltru / del sapere.

[11] Dante, Rime, a. 1321, 47.102, pag. 179: Canzone, uccella con le bianche penne; / canzone, caccia con li neri veltri, / che fuggir mi convenne, / ma far mi poterian di pace dono.

[12] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 1.101, vol. 1, pag. 16: Molti son li animali a cui [[la lupa]] s'ammoglia, / e più saranno ancora, infin che 'l veltro / verrà, che la farà morir con doglia.

[13] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 1, pag. 94.15: Per la quale deffinizione, che figurativamente qui veltro si chiama, la seguente impressione di lei si considera, la qual esser convien virtudiosa, perché da la presente ciascun vizio dipende, chiamandola veltro per contrario della presente ch'è lupa...

[14] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 100-111, pag. 39, col. 1.1: Dixe che questo veltro serrà salute de Italia [[...]] or sí com'ello metaforizza per l'avarizia una lupa, cossí per larghezza metaforizza uno veltro, zoè uno levorriero, perché è naturale contrarietade e malivoienza tra li lupi e li cani.

[15] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 5.1: Questo veltro pone, per figura, contrario a la lupa: e come la lupa è bramosa e affamata e sconvenevole e insatiabile, così el veltro està contento a la misurata quantità che gli dà el suo signore.

[16] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 31, pag. 53.5: E però dice Dante nel principio della prima Cantica della sua Commedia, ove profetizza di quello veltro, che dèe cacciare la lupa d' Italia, cioè l' Avarizia e la Simonia...

[17] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 350.29: Nel primo modo questo veltro si puote dire la divina e inmarcessibile sapiença, della quale è scripto: ecce angnus dei qui tollis peccata mundi...

[18] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 30.55, pag. 175: Così dal veltro si vide riscossa, / che partorito fu da la pantera, / quando 'l Guelfo a Gallena lasciò l'ossa.