GIGLIATO (2) s.m./agg.

0.1 giglati, giglato, gigliati, gigliato, gilgliato, giliati, giliato, gilliati.

0.2 Da gigliato 1.

0.3 Libro giallo, 1321-23 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro giallo, 1321-23 (fior.); Doc. cort., 1315-27.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); a Lett. calabr., 1388-91 [1391].

0.7 1 [Numism.] Carlino napoletano d'argento introdotto da Carlo II d'Angiò nel 1303. 2 [Numism.] Moneta coniata presso la zecca dei Cavalieri di Rodi a imitazione del carlino gigliato angioino. 3 Agg. [Numism.] [Detto di una moneta:] recante su uno dei due lati (tipicamente il rovescio) l'effige del giglio.

0.8 Leonardo Francalanci 24.06.2015.

1 [Numism.] Carlino napoletano d'argento introdotto da Carlo II d'Angiò nel 1303. || Prende il nome dalla croce gigliata presente sul rovescio della moneta.

[1] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 10.23: E deono dare [[...]] per un paio di nostre bilancie grandi cho lla cassa in che stavano che il detto Franciescho vendè per noi a Riccho Corboli [[…]] sesanta gigliati d'argento.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 182.31: E i gigliati sono di lega d'once 11 e sterlini 3 d'ariento fine, cioè terì 3, ed entrane nella libbra di Napoli quando escono della zecca soldi 6, denari 8 di gigliati coniati a conto, a ragione di terì 4 e grani 10 peso il gigliato, e tanto dee pesare, e così pesa quando escono della zecca del re.

[3] a Lett. calabr., 1388-91, 3 [1391], pag. 33.1: mandatimi una stateia da pisari [[…]] et mandatimi uno paio di saioli cum piso di fiorini et cum piso di ducato et cum piso di giglati.

2 [Numism.] Moneta coniata presso la zecca dei Cavalieri di Rodi a imitazione del carlino gigliato angioino.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 103.20: Spendesi a Rodi una moneta d'argento che si batte a Rodi che si chiamano gigliati

3 Agg. [Numism.] [Detto di una moneta:] recante su uno dei due lati (tipicamente il rovescio) l'effige del giglio.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 127-142, pag. 225, col. 2.14: Per questo; çoè per questo fiore, che intende li fiorini ch'èno gigliati dall'uno lado, dall'altro è 'l Battista…

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 808, pag. 184: La granne pietate si fo delli amalati, / Ché erano appocati li homini, non erano procurati; / Chi comperava guardia, per essere adjutati, / Lo dì et la nocte, petevano tre carlini gilliati.