RIFÙLGERE v.

0.1 refulge, refulgeno, refulgerà , refulgo, refulse, rifulge, rifulgea, rifulgean, rifulgeva, rifulgo, rifulse.

0.2 Lat. refulgere (DELI 2 s.v. rifulgere).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Risplendere, apparire fulgentemente. 1.1 Fig. Infondere o profondere vivamente in qno (una virtù o un sentimento).

0.8 Nicola Esposito 15.07.2019.

1 Emanare o riflettere splendore.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.62, vol. 3, pag. 143: Sù sono specchi, voi dicete Troni, / onde refulge a noi Dio giudicante; / sì che questi parlar ne paion buoni...

[2] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 9, 25-36, pag. 207, col. 2.9: E qui rifulgo, çoè che in questo celo la mia alma luxe imperçò che sempre in mia vita fo desposta e atta ad amor...

[3] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 33, 1-21, pag. 730: Nota 'faxella', che importa spiendore e lume; e 'meridiana', çoè in supremo grado de spiendore, che sí come lo sole e le altre stelle refulgeno piú in la linea 'meridiana' che in le altre piaghe celeste...

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 27, 28-39, pag. 714.22: E per questa similitudine dà ad intendere che per la carità, che da Cristo rifulgeva in loro, sì ardevano d'amore di iustizia in verso li mali pastori tutti li beati.

- [In contesto fig.].

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 89.17: segondo la fictione de' poeti el sole si è dio de sapientia e, como già te dissi, si è la elevata potentia de l'intelecto al qual questo sole, cioè dio de sapientia, refulge con soi ragi.

- [Con sogg. astratto].

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 2, 97-111, pag. 61.1: promette Beatrice a Dante che la sua dottrina sarà dottrina viva, che mai non verrà meno sopra la detta dubitazione, anco sempre refulgerà ...

1.1 Fig. Infondere o profondere vivamente in qno (una virtù o un sentimento).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 351.5, pag. 434: leggiadri sdegni, che le mie infiammate / voglie tempraro (or me n'accorgo), e 'nsulse; / gentil parlar, in cui chiaro refulse / con somma cortesia somma honestate...