SLACCIARE v.

0.1 slaccia, slacciare, slacciolmi; f: slacciato, slaciò.

0.2 Da laccio.

0.3 Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.); f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.); Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Sciogliere un laccio. 1.1 Pron. Liberarsi da un laccio o da un impedimento (anche in contesto fig.). 1.2 Fig. Affrancarsi da un vincolo morale.

0.8 Nicola Esposito 16.07.2019.

1 Sciogliere un laccio.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 199, pag. 345.23: quando la damisciella mi vide a tterra delo cavallo, incontanente sì mi prese per l'elmo e slacciolmi, ed allora incontanente li cavalieri sì ismontarono da ccavallo, salvo uno, e voliami uccidere.

1.1 Pron. Liberarsi da un laccio o da un impedimento (anche in contesto fig.).

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), (R) 94, pag. 567.27: Egli sentio che il colpo gli veniva a morte [[…]] e elli si slaciò, sì voloe del destrieri giù ala terra, e versoe adietro per di sovra la gropa del cavallo. Se elli si fosse nele staffe afficato, Igneo gli avrebe tutta la lancia messa per me' il corpo. || DiVo; non att. nel corpus ad altre ed.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.22, vol. 1, pag. 193: Qual è quel toro che si slaccia in quella / c' ha ricevuto già 'l colpo mortale, / che gir non sa, ma qua e là saltella, / vid' io lo Minotauro far cotale...

[3] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 14, pag. 256.12: Così l' uomo prendendo le delettazioni corporali, sotto le quali è l'amo del diavolo, rimane preso; e però poco vale freno o richiamo, o che voi vi tegnate infra' termini, o ppresi ve ne vogliate slacciare.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 12, 16-27, pag. 326.1: Quale è quel toro, che si slaccia in quella, Che à ricevuto lo colpo mortale; che spesse volte avvenia nelli sacrifici, come dicono li autori...

1.2 Fig Affrancarsi da un vincolo morale.

[1] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XV, cap. 10, pag. 191.29: Onde vivendo costui così molti anni in grande distretta, che si credea essere al postutto slacciato dalla concupiscenza della carne... || DiVo; non att. nel corpus ad altre ed.