0.1 smore, smorio.
0.2 Da morire.
0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93.
N L'att. dei Memoriali bologn. è cit. dantesca.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Diventare pallido (come morendo) a causa di una forte emozione (anche pron.).
0.8 Mattia Boccuti 09.07.2019.
1 Diventare pallido (come morendo) a causa di una forte emozione (anche pron.).
[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 21 parr. 2-4.5, pag. 85: Ne li occhi porta la mia donna Amore, / per che si fa gentil ciò ch'ella mira; / ov'ella passa, ogn'om ver lei si gira, / e cui saluta fa tremar lo core, / sì che, bassando il viso, tutto smore, / e d'ogni suo difetto allor sospira...
[2] Memoriali bologn., 1279-1300, (1300) [Dante Alighieri] App. g.5, pag. 101: sí che, sbassando 'l viso, tutto smore, / et [d'ogni suo difetto allor sospira:]...
[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 228.24: E incontanente lo sciocco Iacinto, preso per lo disiderio del giuoco, s'affrettava di torre il desco: ma la dura terra mandò quello di rimbalzo nel suo volto. Così smorio lo dio, come il fanciullo...
[4] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 182.1, pag. 913: Non v'accorgete voi d'un che si smore / e va piangendo, sì si disconforta? / [[...]] / E' si va sbigottito, in un colore / che 'l fa parere una persona morta, / con tanta pena che ne li occhi porta, / che di levarli già non ha valore.