0.1 rua, ruche, ruga, ruge, rugha, rughe, rughi, rugy, ruva.
0.2 Lat. ruga (DELI 2 s.v. ruga).
0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 2.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lotto di ser Dato (ed. Contini), XIII sm. (pis.); Cronica fior., XIII ex.; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1318-21; Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.); Stat. lucch., XIV pm.; Doc. pist., 1353 (2).
In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. venez., 1366; Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Nota ruva in Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
Locuz. e fras. ruga del mare 2.
0.6 N Cfr. rua per le occ. addebitabili con sicurezza a francesismo; le occ. con dileguo in testi sett. sono invece trattate qui.
0.7 1 Solco che si forma sulla pelle (in partic. del viso), sia come riflesso della contrazione muscolare sia, nella vecchiaia, per l'atrofia dei tessuti cutanei. 1.1 [Med.] Piegatura della palpebra. 1.2 [In contesto morale:] difetto. 2 Strada di un centro abitato. 2.1 [Con determinante (in part. indicazione toponomastica o rif. alle attività svolte dagli abitanti) per identificare una precisa strada]. 2.2 Estens. [Per indicare case ed edifici che costeggiano la strada di un centro abitato]. 2.3 In un mercato, corsia delimitata dai banchi dei venditori disposti ai lati.
0.8 Giuseppe Zarra 05.05.2018.
1 Solco che si forma sulla pelle (in partic. del viso), sia come riflesso della contrazione muscolare sia, nella vecchiaia, per l'atrofia dei tessuti cutanei.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 236.8: Aletto si spoglia la faccia terribile, e le membra furiali; e trasformasi in figura di vecchia, e laidisce il suo volto di rughe...
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 9, pag. 701.18: e coronata di verdissima ellera, levata dal suo caro olmo, sotto quella, ampia, piana e candida fronte mostrare; e, sanza alcuna ruga aperta, si palesava...
[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 37, pag. 269.13: Bella donna, compiutamente bella, dee avere in sé le 'nfrascritte proprietà ciò è abondante di capegli biondissimi simili a fila d'oro sottile sovra il capo bene rispondente allo 'mbusto, orecchi condicevoli con bella forma, testa overo fronte ampia e candida, senza alcuna ruga o altra macula...
[4] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 8, pag. 17.9: Item pigla la radicata di lu cucummarii salvaiu, siccatu, pistatu et poi passatu per crivellu e miscatu cu aqua et poi ti lava la fachi cu altra aqua frida da capu e quistu voli continuari a fari per tri iorni et livirà omni ruge et omni mali de la fachi.
[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 72, pag. 191.21: Dice alcuni ca la scabia è una enfe(r)metate i(n) la cotica dell'animale, la quale la chiama rongnia, alcuni dalla rugositate, p(er)ciò ch(e) à longne ruge, in diverse locora in meççe ap(er)te con asp(er)itate et caza fora scama como scama de pesce...
- [Come simbolo di preoccupazione o affanno].
[6] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. I, pag. 486.17: En quella volta ven li risi, e allora lo povero receve corne, en quella ora lo dolor, li pensieri e la ruga del fronte sen va...
1.1 [Med.] Piegatura della palpebra.
[1] Gl F Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano) XIV pm. (it. sett.): Sia cauterizado le palpere ... secondo le ruge, zoè le plete de la palpera. || Altieri Biagi, p. 119.
1.2 [In contesto morale:] difetto.
[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Ef 5, vol. 10, pag. 239.14: [27] E diede sè medesimo a lei sua mogliere la Chiesa gloriosa, la qual non ha macula nè ruga nè sozzura alcuna; ma vuole che sia santa e pura.
2 Strada di un centro abitato.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 1, pag. 215.9: E dovemo sapere che per ciò che in una casa, né in una ruga l'uomo non potea trovare tutte le cose che sono necessarie a sostenere la vita dell'uomo, e' convenne ordinare le città, le quali ànno molte rughe, si che 'l fabro fa la sua arte nell'una, il tessitore la sua in un'altra ruga, e così di ciascuno artefice...
[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 178.11: E dovete savere che non cità fa già palagio nè rughe belle, nè homo persona bella, nè drappi ricchi...
[3] Poes. an. urbin., XIII, 7.17, pag. 550: per qualunqua ruga passa / va la gente demandanno: / tardo li pare ora quanno / retrovi l'aulente flore.
[4] Lotto di ser Dato (ed. Contini), XIII sm. (pis.), 32, pag. 316: quando passa per via, / la ruga per miraglio al viso porta; / se saluta li è porta, / soavemente la rende, e ispande / per u' passa sì grande / odor, non si porea dir per sermone.
[5] Cronica fior., XIII ex., pag. 103.18: Ancora in quest'anno il predecto Imperadore, per força, in Lombardia prese la nobile città di Melano, et rapianò le mura e tucte le forteççe della terra; et per ricordança che l'aveano ingiuriato al venire del suo coronare, sì arò con buoi con giogho le mastre rughe e le piaççe della città, e poi la seminò a sale.
[6] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 1, pag. 88.4: Catulo lo nipote di Silla vi fu morto, e molto sangue sparse per Roma: non aveva tempio nè magione nè ruga, che molto sangue sparto non v'avesse, e non risparmiava nè vecchio nè giovano.
[7] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 12.3, pag. 417: E di novembre a Petrïuolo, al bagno, / con trenta muli carchi di moneta: / le rughe sien tutte coperte a seta; / coppe d' argento, bottacci di stagno...
[8] f Giordano da Pisa, Prediche (ms. Salviati), a. 1311: Vanno per la terra, per le piazze, per le rughe assetate, e imbambacollate. || Crusca (2) s.v. ruga.
[9] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 30.12: Allora disprezza a certo ciò che ha nel mondo di ricchezza, di nobilezza e d'altezza; tutto li sembra che ciò sia come un giuoco di fanciulli nella ruga, che assai si travagliano ed affaticano, e nulla n'acquistano.
[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 39, pag. 115.3: Sì avreste potuto vedere per le rughe andare fuggendo, tutti a discoverto, le dame e le damigelle, figliuole di gran baroni e d'alti cavalieri e di ricchi popolari...
[11] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 34, pag. 50.27: Et se li si(n)dichi o alcuno di lloro casalino desse, orto o terre in delli fini di alcuna ruga o piassa publica o chiasso, p(er) la quale daccione alcuna ruga o via o piassa s'ocupasse, quella daccione no(n) vaglia né tegna.
[12] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 17.4, pag. 603: Amor, eo chero mia donna in domìno, / l' Arno balsamo fino, / le mura di Firenze inargentate, / le rughe di cristallo lastricate, / fortezze alt' e merlate...
[13] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 98.37: prexe tuto lo teren qu' elli sì aveva in Acre et una soa tore che li vegnia dito la Monçoia e la soa ruga e batè la tore infina le fondamenta...
[14] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 7.11, pag. 428: Sorbi e pruni acerbi siano lìe, / nespole crude e cornie savorose; / le rughe sian fangose e stret[t]e vie; / le genti vi sian nere e gavinose...
[15] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 35.15: Multi et infiniti corpi stanu abactuti per li rugy et in omni locu è plantu et in omni parti esti grandi pagura...
[16] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 136.14: per certu Epanmonides, cun chò sia cosa que li soy citadini, essendu curruzzati ad issu, per modu di iniuria l'avissiru commisu lu officiu di astragari li rughi, ca quillu officiu era multu vituperusu apressu d'illi...
[17] Stat. lucch., XIV pm., pag. 78.33: Adgiungiamo ancora che in ciaschuna rugha delli infermi poveri facciano li lecti et loro da ogni incommoditade guardino...
[18] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 84, pag. 232.41: Quando l'uomo si leva la mattina, e le rughe son piene di cantatori, sonando trombe, e organi, e molt'altre maniere di strumenti, allora si fa un canto di diverse boci accordate insieme.
[19] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1262, pag. 297: Tante gente fo a Napoli, como agio odito dire, / Per omne ruva ad spalle homo convene gire.
- Ruga del mare: strada che costeggia il mare.
[20] Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 345, pag. 11: Et quela se mixe a andar / pur drigio in porto in rua del mar / et saluò quy' de la nave...
- [In contesto fig.].
[21] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.97, pag. 125: e de biancho vestita / movea gli piedi per la excelsa rua / de l'alto colle ch'al ciel ne fa via.
2.1 [Con determinante (in part. indicazione toponomastica o rif. alle attività svolte dagli abitanti) per identificare una precisa strada].
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 44, pag. 264.3: Cesare abitò innanzi ne la rugade' costurieri, in una piccola magione...
[2] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 192.2: Gullo Tirellamonte, armauriere, Adelina, sa famma, dimoranti nela grande Ruga di Parigi dela parroccia Santa Apportuna...
[3] Stat. pis., 1318-21, cap. 38, pag. 1105.17: Et noi consoli siamo tenuti d' avere e di procurare una bottega in della ruga delli mercatanti, là uve piacerà a noi e al nostro consiglio, e per quella pisgione che a loro piacerà...
[4] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 9, pag. 299.3: Calimala s' intenda essere e sia la rugadi Calimala e ogni altro luogo ove è alcuna bottega o fondaco d' alcuno mercatante dell'Arte di Calimala.
[5] Doc. pist., 1353 (2), 24, pag. 14.11: Una casa di Caccialoste di Vanni posta in Pistoa nella sopradicta cappella nella strada o ruga di porta Lucese.
[6] Stat. venez., 1366, Tavola capp., pag. 14.1: Che li peliçeri dele agneline non debia avere staçone in rugadeli orefixi et inver la beccaria nova.
[7] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 2, pag. 338.1: Birtinu Spiciali per li casi di la Buchiria ki spuntanu a la ruga di li Cathalani unc. j. Solvit.
2.2 Estens. [Per indicare case ed edifici che costeggiano la strada di un centro abitato].
[1] Novellino, p. 1315 (fior.), 8, pag. 146.3: In Alexandria la quale è nelle parti di Romania (acciò che sono dodici Alexandrie, le quali Alexandro fece il marzo dinanzi che morisse), in quella Alexandria sono le rughe ove stanno i Saracini li quali fanno i mangiari a vendere...
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 3, par. 3, pag. 19.8: convenne fare più magioni, e questa plularità di magioni fu chiama ruga o visinaggio...
2.3 In un mercato, corsia delimitata dai banchi dei venditori disposti ai lati.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 50, vol. 2, pag. 33.13: Anco, statuimo et ordiniamo che le ceste, le quali si tengono nel Campo del mercato, per vendere el biado, si debiano tenere ordinatamente, et fare si debiano, d'esse, due o vero più fili a dritta corda, sì che lo mezo de la ruga de le dette ceste, sia via d'ampieza di IIIJ braccia per lo meno, acciò che chi vuole comprare possa commodamente stare, secondo che suole, ine, et senza grande stripiccio.
[u.r. 29.04.2024; doc. parzialm. aggiorn.]