VERBIGRAZIA avv.

0.1 berbigrazia, verbigracia, verbi grasia, verbi gratia, verbigrazia, verbi-grazia, verbi grazia, verbj grazia.

0.2 Lat. verbi gratia (Nocentini s.v. verbigrazia).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Rime Mem. bologn., 1301-24, [1321].

0.7 1 Per esempio (introduce un caso particolare che illustra una considerazione generale).

0.8 Giuseppe Zarra 03.11.2017.

1 Per esempio (introduce un caso particolare che illustra una considerazione generale).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 5.19: uno è «rector» e l' altro è «orator». Verbigrazia: Rector è quelli che 'nsegna questa scienzia secondo le regole e' comandamenti dell' arte.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 1 (a), vol. 3, pag. 12.4: Con ciò sia cosa che sono molte arti e molte operazioni, ciascuna ha uno suo fine. Verbigrazia: la medicina ha uno suo fine, cioè dare sanitade...

[3] f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.), Collaz. IX, cap. 5, pag. 111.51: tutto ciò che avanza alla necessità del vivere quotidianamente e all' uso del corpo che non si può cessare, diterminarono che s' appartiene alla sollicitudine e alla cura del mondo. Verbigrazia se noi veggiamo che il guadagno di dodici danari possa bastare al bisogno del nostro corpo, non dobbiamo affaticarci di lavorare più per guadagnare due soldi o tre... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Gl Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 20, pag. 159.6: Verbi gratia, cioè a ddire: poni l'assempro.

[5] Rime Mem. bologn., 1301-24, [1321] 91 rubr., pag. 117.1: verbigracia.

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 329.10: E come era continente si mostra e come sprezzava le cose mondane. Verbi grazia, una fiata alla riva d'uno fiume d'acqua dolce arrivò e vide uno fanciullo che con la mano beeva i sorsi dell'acqua.

[7] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 16, pag. 131.18: Nè tacerò, che all' opera della virtù prima c' induce la natura, poi la ragione, e nel terzo luogo la grazia. Berbigrazia a sovvenire al povero ci sentiamo commovere da naturale pietà...

[8] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 91, col. 2.37: Il primo è modo d'inquisizione e di levazione, e cominciasi dalle cose di sotto insino al Sommo Bene per lungo esercizio salendo. Verbi grazia; il modo d'amare Iddio per meditazione che vada innanzi si è questo...

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 64, pag. 67.9: L'uno modo è quello che nella esposizione litterale dicemmo cioè puntale, il quale mezzo è dirittamente quel punto che igualmente è distante a due estremità; verbigrazia: egli è una verga lunga due braccia, cioè dall'una estremità della verga all'altra sono due braccia...

[10] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 11, pag. 28.7: Ischixa questj 21/24 sono 7/8, e ongnj rotto si può schixare in questo modo cioè che se amendunj i numerj si poxxono partjre per alchuno altro no' rimanendo rotto torna in una medexima quantjtà. Verbj grazia partj 21 in 3, ne viene 7, e 7 e' è il numero di sopra; ora partj il numero di sotto, che è 24, in 3, ne viene 8, e 8 è il numero di sotto, sichè fae 7/8.

[11] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 3, pag. 122.21: Di tutte le potenze intelettive o sensitive, la volontà trapassa ogn'altra sanza essere limitata. Verbigrazia: l'occhio vede venti miglia, e più non può vedere...