RIMANGIARE v.

0.1 remangia, rimangia, rimangiasi.

0.2 Da mangiare 1.

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Mangiare nuovamente. 1.1 Mangiare nuovamente o continuamente (in contesto fig., con rif. al cibo spirituale).

0.8 Rossella Mosti 09.12.2019.

1 Mangiare nuovamente.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 51, pag. 163.15: Spesso e' gitta il suo pasto, e poi il rimangia.

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 9, pag. 28.22: Lo cane è uno animale che conosce molto li soi benefactori, et è loro molto fedele e ave in sé una laidissima natura, che quando elli ave vomicato, sì se lo rimangia, e questo fa molte volte.

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 77, pag. 333.6: Spesso bòmica suo pasto et poi lo rimangia.

[4] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 9, pag. 8.4: Ma se io potessi fare come 'l cane, c'à tal natura che quando ha resciuto rimang[i]a il suo risciuto...

1.1 Mangiare nuovamente o continuamente (in contesto fig., con rif. al cibo spirituale).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 16, pag. 82.16: La parola di Dio si è cibo de l'anima: la prima volta che l'omo l'ode, se nolla rimastica anche, poco pro' gli fa o neente, ma se ssi rimastica e rimangiasi, non solamente una volta, ma più, cotanto è migliore e più pro' fa e più s'apicca.