RIPÒRGERE v.

0.1 riporge, riporgie, riporse.

0.2 Da porgere.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Porgere nuovamente o porgere a propria volta (anche in contesto fig.).

0.8 Rossella Mosti 09.12.2019.

1 Porgere nuovamente o porgere a propria volta (anche in contesto fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 31.3, vol. 1, pag. 525: Una medesma lingua pria mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, / e poi la medicina mi riporse...

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 94, pag. 365.29: E appresso, Tristano prende l'elmo e sì lo riporge a Dinadano; e lo re rimonta a cavallo e vassen a sua via.

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 12, pag. 43.17: ma chi ponesse il Tri dinanzi al Tano, sarebbe più bello nome, e per tale arebbe nome Tritan -. Allora riporgie il fanciullo in braccio alla donzella, e molto gliele raccomanda.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 31, pag. 784.10: cioè quella di Virgilio, prima lo morse riprendendolo irosamente sì, che lo fece vergognare; e poi li riporse la medicina, riprendendolo dolcemente come solea fare la lancia d'Achille e del padre suo, che prima dava mortal ferita, e poi, se un'altra volta si mettea nella ferita, la facea sanabile.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 31, 1-6, pag. 785.27: E poi la medicina mi riporse; cioè poi, quando benignamente mi riprese, dandomi conforto, come appare nella fine del canto precedente.