SCARIFICARE v.

0.1 iscarificare, scarfichi, scarifichano, scarifichi, scarifichisi, scorificate; f: scarificare, scarificata.

0.2 Lat. tardo scarificare (DELI 2 s.v. scarificare).

0.3 Almansore volg., XIV po.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Almansore volg., XIV po.q. (fior.).

In testi sett.: Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Med.] Incidere superficialmente (la cute, una mucosa, una parte del corpo) a scopo terapeutico. 2 Praticare un taglio nell'albero per farne uscire la linfa.

0.8 Rossella Mosti 12.12.2019.

1 [Med.] Incidere superficialmente (la cute, una mucosa, una parte del corpo) a scopo terapeutico.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VII, cap. 27, pag. 622.8: E sono alcuni ke affermano di trare flemma vitrea de la coscia o del membro, cioè de la vergha, o di qualumque luogho del corpo elli vuole, per la qual cosa il luogho scarifichano e ivi talliano.

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VIII, cap. 10, pag. 658.13: Onde da che tu conoscerai il chane ch'avrae morso questo cotale huomo, cioè che in lui sia alcuno di questi cotali segni, tosto soccorri e metti e poni la ventosa sul morso, e molto lunghamente si sughi e scarifichisi, e molto sangue se ne traggha.

[3] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): e poi sia scarificata la gengia con flebotomo [[...] E se fosse per cagione d'apostema, conviensi scarificare e poi lavare la bocca con sugo di cavolo... || Manuzzi, Cura malattie, p. 24.

[4] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): E se avviene [[scil. l'alopecia]] per vizio di sangue, sia scarificata la buccia con fievetomo, sì che faccia sangue... || Manuzzi, Cura malattie, p. 3.

[5] Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.), Del can rabioso, pag. 38.25: se scarifichi lo logo e traçase molto sangue...

[6] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 32, col. 2.31: Et poi si dia medicina a ducere la materia allo luogho, sì chome iscarificare alle orecchie e aprire la ventosità...

[7] f Mesue volg., XIV: Scarificare l'orrechie e porre copette in su lo crino delle reni e in su le gambe fa gran fructo. || GDLI s.v. scarificare.

2 Praticare un taglio nell'albero per farne uscire la linfa.

[1] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 21, pag. 159.24: Ovver che 'l fico si scarfichi, cioè si fenda, e tagli un poco per me' quel luogo, là ove egli enfia, acciocchè l'omore ne scoli fuore.

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 10, vol. 2, pag. 138.20: E deesi il suo pedale [[scil. del fico]] scarificare nel luogo dove gonfia e ingrossa, acciocchè l'umor ne possa scolare... || Corpus OVI.